La Cina, in tutta la sua immensità, ce la racconta Giancarlo Vetrugno

Ho cominciato a viaggiare appena ho compiuto 18 anni, intendo dire da solo, perché in precedenza, al seguito dei miei genitori, avevo girato un po’ tutta Italia. La prima esperienza fu con zaino e sacco a pelo dall’estremo tacco d’Italia, il Salento, sino a Lugano in Svizzera alla ricerca di un lavoro estivo che mi permettesse di guadagnare i miei primi soldi, poi giù sino all’Elba. Da allora ho continuato a viaggiare e la scoperta di nuovi posti, l’incontro con gente nuova è stata la mia passione che anche se non in giovane eta’ è diventato il mio lavoro.

Poi un giorno, nel mio girovagare il mondo, sono approdato in Cina e ho scoperto una terra unica e affascinante. La maggior parte di voi penserà all’immensa nazione comunista, troppo distante geograficamente e culturalmente da noi, per essere scoperta e compresa. Per questo, viene frequentemente descritta attraverso un elenco di luoghi comuni: Mao, la grande Muraglia, le bacchette per mangiare, il Panda o l’arte della scrittura, ma anche le numerose megalopoli Pechino Canton Shanghai Chongqing.

La Cina nella sua vastità offre paesaggi variegati, dalle immense praterie Mongole agli altipiani del Qinghai o le vette Himalaiane, i deserti del Takla Makan e del Gobi, i grandi fiumi che partono dal tetto del mondo e attraversano l’Asia come lo Huang He (fiume giallo) e Yangtze (fiume azzurro), il Mekong. La popolazione al 90% è di etnia han, ma esistono altre 55 etnie minori concentrate soprattutto tra le province dello Yunnan, Sichuan e Guizhou nel sud ovest un mosaico di tradizioni usi e costumi.

Tornando alla mia prima esperienza cinese: atterro al Beijing Capital Airport, il più trafficato aeroporto del mondo, una struttura stupenda con la sua immensa hall, la più grande struttura coperta al mondo che da sola supera l’ampiezza dei cinque terminali di Londra-Heathrow.
Poi l’incontro con la guida che nel suo italiano, spesso privo delle erre, ci dà il benvenuto e ci accompagna attraverso i vicoli degli Hutong, nuclei abitativi tipici dell’antica Pechino che resistono all’assalto dei grandi palazzi che sorgono come funghi, poi su per la collina del Carbone, costruita a nord della Città Proibita, con la terra ricavata dello scavo dei fossati del palazzo imperiale, da qui dominiamo il centro di Pechino e oltre. Il giorno successivo, dalla grande piazza Tian’anmen metto piede nella città proibita, una grande emozione quando accedo nella corte interna, davanti al Palazzo della Purezza Celeste rivedo la scena del film l’Ultimo Imperatore. La mia prima esperienza cinese si chiude con la visita alla Grande Muraglia, un lungo serpente di pietra che si snoda attraverso colline montagne e pianure.

Da quel giorno sono ritornato in Cina tantissime volte, scoprendo sempre nuove realtà, nuove città, nuovi itinerari, non finisce mai di stupirmi. La cucina cinese, che nel mio immaginario era il pollo fritto o i nidi di rondine, mi ha particolarmente colpito, ho scoperto una cucina ottima e variegata, cibi trattati in modo tale che difficilmente risultano pesanti con tantissimi piatti a base di verdure: a Xi’An non perdete i famosi ravioli, molti ristoranti li fanno con forme diverse che rappresentano l’ingrediente del ripieno (la faccia di un maiale o di un pesce etc…), a Pechino non perdetevi l’Anatra Laccata, piatto tradizionale, se poi scendete verso il sud gli odori e i sapori si fanno forti e intensi ma non meno gustosi, il peperoncino non manca mai!
Se stai programmando il tuo primo viaggio in Cina, ti suggerisco solo di scrollarti di dosso i luoghi comuni e partite alla scoperta di questa immensa e variegata terra. Se vuoi un aiuto per organizzare il tuo viaggio e per avere un po’ di informazioni utili, contattami!
Sarò felice di aiutarti a mettere a punto il tuo viaggio e di condividere la mia esperienza con te 🙂

Giancarlo Vetrugno, Consulente di viaggi online Evolution Travel 

Shanghai, Cina
shadow
Xi’An
shadow
/ Idee di Viaggio / Tags: