Un posto magico chiamato Marocco!

Del Marocco è bello sentire la terra sotto ai piedi o sotto le ruote. E’ bello sentire che cambia consistenza, peso e spessore e vedere che cambia colore. Da Marrakech verso l’interno a Ouarzazate, da rossa diventa marrone, mentre giù nel deserto, dopo aver attraversato verdi oasi in 4×4, il colore è quello caldo della sabbia gialla, poi chiara, poi ancora rossa!
Rientrando dal deserto verso il mare anche la catena montuosa dell’Atlas cambia di nuovo colore, dal rosso, al rame fino a ritornare con tinte verdeggianti mano a mano che si giunge e ci si tuffa nell’oceano azzurro!
Ma il Marocco oltre alla sua natura è anche un nome che evoca palazzi antichi e sfarzosi circondati da splendidi giardini, souk che emanano l’odore misterioso delle spezie e antichi riti e spettacoli di “Fantasia” a cavallo! Ma sarebbe un peccato fermarsi a questa colorata e scenografica rappresentazione teatrale! La cosa importante in Marocco è ciò che accade dietro le quinte!
Avete mai sentito parlare di Medina!?! Solo abbandonando le strade più frequentate ci si immerge nella quotidianità del Marocco e delle sue Città Imperiali e solo lasciandosi alle spalle le vie dei mercati ed addentrandosi nei vicoli più stretti, ci si imbatte nei portoni più belli della città dietro ai quali si innalzano i palazzi più lussuosi!

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Ed è così che, solo se ci si avvicina umilmente alla gente del posto, il Marocco rivela, uno dopo l’altro, i suoi segreti più profondi, la sua arte! Il Marocco deve molto all’arte, dove per arte c’è anche quella della contrattazione; il Marocco è un paese fantastico per gli amanti degli acquisti! Innumerevoli sono i bazar ed i suk disseminati in ogni angolo! Chi visita il Marocco non può tornare a mani vuote! Negoziare è un’arte fatta di pazienza, positività e tanta parlantina; non solo una questione di pagare meno ma in Marocco la contrattazione è parte integrante della cultura, in un susseguirsi di momenti divertenti ed interessanti che ci aiutano a scoprire la mentalità di un popolo!

Il Marocco ​è ricco anche di una cucina variegata, ricette non molto speziate ed adatte a tutti, a seconda che ci troviamo nel Sud e nel Deserto, o sull’Atlante e nelle valli e Oasi, o al Nord, cambia il modo di cucinare, ma alcuni piatti sono quasi uguali dovunque. Dal Mechwi (Agnello cotto alla brace), al Tajine con varie soluzioni, con verdure e carne oppure carne, prugne e mandorle arrostite, ma anche con il pollo al limone e olive, o solo verdure. Anche la trippa che nel tajine ha un sapore davvero sublime.
Ma il piatto principe rimane il Coucous!

Il Coucous veniva e viene tuttora preparato con Semola di Grano Duro, quella farina granulosa che si può produrre con una macinatura grossolana utilizzando macine primitive. Lo possiamo chiamare il piatto tradizionale di tutto il Nord Africa, ma è in Marocco che nacque questo piatto, lo si può considerare “Il Piatto Nazionale” dei Berberi, poi si è diffuso in tutta l’Africa occidentale, in  Francia (secondo piatto preferito dai francesi), in Belgio e nel vicino oriente, in particolare in Israele presso gli ebrei di origine marocchina. Normalmente, in Marocco, questo piatto viene consumato il venerdì a pranzo, dopo la preghiera di mezzogiorno (Adohr). In diverse moschee all’uscita, viene offerto ai poveri.

Il metodo tradizionale prevede l’uso di un recipiente per la cottura a vapore che si chiama Keskas, la base è una pentola di metallo allungata a forma bombata in cui si cuociono le verdure e la carne in umido. Sopra questa base viene collocato il recipiente dal fondo forato in cui il Coucous si cuoce a vapore assorbendo i sapori del brodo sottostante. Se l’incastro tra la pentola inferiore e il recipiente  superiore non è ermetico, spesso viene usato uno strofinaccio umido per non far uscire il vapore dai lati.

Il Marocco è anche tanto altro! Vuoi scoprire le infinite possibilità per una vacanza in questo splendido paese? Contattaci! 🙂

Youssef Aattal e Massimiliano Alfieri, Consulenti di viaggio online Evolution Travel

Casablanca
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Piazza Jamaa El Fna - Marrakech
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