Iran: un paese dalle mille e una notte

Perché l’ Iran? Questa è la domanda ricorrente di parenti ed amici quando annuncio la mia partenza per questo paese dalle mille e una notte. Com’era facilmente prevedibile, la prima volta che ho deciso di partire (ma in realtà anche le volte successive) sono stata considerata folle da tutti i miei amici, che si sono preoccupati di mettermi in guardia dai gravissimi pericoli di un Paese oscurantista, retrogrado, pullulante di terroristi e pieno di odio verso il mondo occidentale – “ma come, non li leggi i giornali?” – mi dicevano tutti. Purtroppo la Repubblica Islamica d’Iran è circondata da una pessima fama, dovuta sia all’accanimento dei mezzi d’informazione sia alla scarsa esperienza del Paese.

In realtà anche io mi sono chiesta “Perché l’ Iran?” L’ Iran perché mi affascina come tutti i paesi musulmani. La prima volta che ho deciso di partire il “perché” era determinato dall’ interesse per i paesi islamici e dalla curiosità di conoscere l’ Iran, tanto lontano dalla nostra cultura e dal nostro modo di pensare e di agire.

Non avevo in realtà mai avuto un’idea precisa di cosa questo Paese potesse offrire a un visitatore, ma mi affascinava l’idea dell’antica Persia, di una terra che nell’immaginario collettivo è legata a mistero, poesia, potenza, bellezza.

Quindi decisi di affrontare per la prima volta questo viaggio 10 anni fa. Poi ci sono tornata abbastanza regolarmente per approfondirne la conoscenza e per stare a contatto con una popolazione solare e sorridente che accoglie i turisti con un grandissimo senso dell’ ospitalità.

L’Iran è molto diverso da come ce lo immaginiamo: le città sono moderne e pulite, i negozi sono molto ben forniti e pieni anche di merce occidentale, l’elettronica è molto diffusa (smartphone, tablet), abituale l’uso dei condizionatori d’aria, ottime strade e autostrade a 3 corsie per senso di marcia, l’inglese è diffusissimo, la gente è la più cordiale mai conosciuta. Gli iraniani sono un popolo colto, fiero, accogliente, moderno: esattamente il contrario di quello che trapela da servizi giornalistici superficiali e troppo sbrigativi.

Ma…il primo approccio con l’Iran, inutile nasconderlo, è sicuramente shockante!

Colpisce la folla di donne con il chador, il tradizionale abito nero che le ricopre dalla testa ai piedi, lasciando scoperti solamente gli occhi, come fantasmi che si aggirano misteriosamente per le strade. Stordisce e disorienta il traffico indescrivibilmente caotico che serpeggia nelle strade cittadine, al cui confronto le nostre città sembrano un angolo di Svizzera!

Inquieta e sorprende la presenza quasi ossessiva, per le strade, nei palazzi, persino nelle case, dei ritratti dell’Imam Khomeini e dell’Ayatollah Kamenei, rispettivamente fondatore della Repubblica islamica e attuale Guida Suprema, minacciosi nel loro sguardo severo, che sembrano essere lì per ricordarti sempre su quali rigide basi è costituito quello Stato.

La prima volta sono atterrata a Tehran: è strana Teheran, per un attimo sembra attirarti solo a conoscere i suoi lati più nascosti, come le case da the, palazzi, come il famoso palazzo e musei che qui sono favolosi, specie quello nazionale dei gioielli dove si può ammirare una vasta collezione di gioielli appartenuti ai reali Persiani, corone, troni e perfino il diamante rosa più grande al mondo. Ma poi ti accorgi che questa megalopoli dalle dimensioni infinite offre anche piacevoli passeggiate nei parchi, specie Jamshidiyeh e Mellat, tra la gente di Teheran che qui fa picnic, sport o semplicemente chiacchiera pigramente del più e del meno.

Conosciuta come la città più bella di tutto l’Iran, e forse una delle piu’ belle in tutto il Mondo, Isfahan mi accoglie sotto un cielo terso, che si mescola con le ceramiche della piazza Naqhs e-Jahan, la grandiosa piazza che ospita edifici fiabeschi, stupendi e colorati. Il Blu intenso della Moschea Iman, quello screziato d’oro della Moschea Loftollah, quello tenue della fontana dove si riflette la maestosità del palazzo Ali Qapoo diventano un tutt’ uno con il cielo facendo davvero di questa piazza uno dei luoghi più belli che abbia mai visto. Minareti, cupole, cortili, tutto qui viene esaltato dalla bellezza, una bellezza che raggiunge l’estasi, la perfezione, in un gioco fatto di riflessi, decorazioni, dettagli.

E’ d’ obbligo la visita di Shiraz, la città delle rose e dei poeti. E’ una città avvolta da un bagliore giallo, forte. Rumi, Attar, Hafez, furono tra i poeti Persiani più famosi e ancor oggi vengono celebrati e venerati. Studenti, anziani, soldati, giovani innamorati si recano sulla tomba di Hafez a recitare i versi immortali del grande poeta, quasi in estasi. Imperdibile quindi Persepoli, uno dei siti archeologici più interessanti al mondo: sorge in mezzo alla polvere, su di una muraglia che funge da piedistallo, sotto un caldo sole che illumina di una luce potente, quasi violenta, le sue sculture, i suoi bassorilievi. Centro del grande impero Persiano, la capitale cerimoniale degli Achemenidi, fu distrutta da Alessandro Magno a abbandonata alla polvere, che per secoli ha preservato la bellezza unica di questo sito.

E’ impossibile raccontare in poche parole un’ esperienza in Iran: si, un’ esperienza non un viaggio, perché di tale si tratta. Gli occhi e la memoria del viaggiatore lavoreranno senza sosta in questo viaggio per osservare, vedere, ammirare, catturare e ricordare immagini, colori, sensazioni, profumi; per creare nella mente un lungometraggio intitolato Iran!

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Federica Biondi, Consulente di viaggio online Evolution Travel Italia

Azadi Suqare - Teheran
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La tomba del poeta Hafez a Shiraz
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Moschea Loftollah - Isfahan
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