Il Cilento crocevia di popoli e tradizioni

Conoscete il Cilento?
Immaginate un luogo incontaminato, nel sud Italia, fra la Piana di Paestum e il Golfo di Sapri, un promontorio verdeggiante, che si spinge fino al mare. Pensate a lunghe spiagge di sabbia dorata, bordate da rigogliose pinete e da superbe coste rocciose disseminate di misteriosi anfratti e di cale solitarie e incontaminate…. bagnate da un mare di un blu incredibile.
Aggiungete il fascino irresistibile dell’antichità che emana da aree e monumenti archeologici unici al mondo, come i sublimi templi di Paestum e le vestigia dell’antica Velia, fondata dai Focei, culla della Magna Grecia, patria del filosofo Parmenide, dove si può ammirare l’unico arco greco perfettamente conservato “Porta Rosa”, e non dimenticate di inserire la suggestione delle testimonianze d’arte e storia: la grandiosa Certosa di Padula, i Castelli di Roscigno e di Teggiano.
Visualizzate tanti antichi e pittoreschi paesi disseminati qua e là sui cocuzzoli o lungo la costa, dove la gente si integra con la natura e continua a vivere con le tradizioni di un tempo.
Il Cilento vanta una produzione agroalimentare e un’attività conserviera di eccezionale livello ed è anche la patria della dieta mediterranea.
Completate la scena con un luogo d’incanto: il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, un patrimonio di natura fra scorci panoramici ineguagliabili, attraverso la macchia mediterranea, tra profumi di ginestre, mirti e rosmarino.
Il Cilento da millenni ha ispirato poeti e cantori: molti dei miti greci e romani che sono alla base della nostra cultura occidentale, sono stati ambientato sulle sue coste.
Il mito più famoso è quello dell’isola delle sirene, nell’Odissea. Quelle creature che, secondo Omero, irradiavano un canto che, faceva impazzire i marinai di passaggio, portandoli a schiantarsi con le imbarcazioni sugli scogli. L’isoletta che ispito’ il Cantore dell’antichità è probabilmente è quella di fronte a Pinta Licosa, a sud nei pressi di Castellabate: di fronte al suo mare Ulisse si fece legare all’albero maestro per ascoltare quell’ ingannevole canto. Un altro mito importante è quello di Palinuro, il nocchiero di Enea. Durante il viaggio verso le coste del Lazio cadde in mare insieme al timone. Si aggrappo’ al relitto e per tre giorni ingaggio’ un’ estenuante lotta contro le onde infuriate;  quando stava finalmente per mettersi in salvo sulla riva, fu barbaramente ucciso dagli abitanti di quei luogo, da allora quel promontorio prese il nome di Capo Palinuro.

Il  Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula sono stati inseriti nel 1998 nella world heritage list dell’Unesco.

Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano
Secondo parco in Italia per dimensioni, si estende dalla costa tirrenica fino ai piedi dell’appennino campano-lucano e conserva numerose tracce dell’antica presenza dell’uomo.
Il Parco comprende le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, nonché i contrafforti costieri del Monte Bulgheria e del Monte Stella.
Il popolamento floristico del Parco è costituito da circa 1800 specie diverse di piante autoctone spontanee, ma anche la fauna è estremamente diversificata in virtù dell’ampia varietà di ambienti presenti sul territorio.

Paestum
Uno dei più importanti complessi monumentali della Magna Grecia, chiamato dai fondatori Poseidonia in onore di Poseidone,e  devotissimo a Era e Atena.
Paestum si trovano innumerevoli reperti e manufatti decorativi, molti dei quali custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale. Di immensa bellezza sono i tre templi di ordine dorico giunti in ottime condizioni, tanto da essere considerati esempi unici dell’architettura magno-greca: il Tempio di Nettuno (530 a.C.) in realtà dedicato ad Hera e costruito in arenaria, è il più grande tra i templi di Paestum; il Tempio di Athena (500 a.C.), noto anche come Tempio di Cerere; la Basilica (540 a.c.) che è in realtà un tempio dedicato ad Hera.

Elea/Velia
Della città di Velia, dal greco Elea, antico centro della Magna Grecia, fondata nel VI secolo a.C., restano l’area portuale, Porta Marina, Porta Rosa, le Terme Ellenistiche e le Terme romane, l’Agorà, l’Acropoli, il Quartiere Meridionale e il Quartiere Arcaico.
Di indiscusso valore Porta Rosa, prestigioso monumento che svolgeva la duplice funzione di collegamento dei due quartieri della città, e di viadotto congiungente le due sommità dell’acropoli.
A Velia va ricordata la scuola eleatica, che vantava fra i suoi esponenti Parmenide e Zenone qui nati.

La Certosa di San Lorenzo di Padula
E’ la più grande certosa in Italia. Fondato nel 1306, questo monastero ha il più grande chiostro del mondo (circa 12.000 m²) ed è contornato da 84 colonne. La parte principale è in stile barocco ed occupa una superficie di 51.500 m² su cui sono edificate oltre 320 stanze. Oggi la Certosa ospita il Museo archeologico provinciale della Lucania occidentale, che raccoglie una collezione di reperti provenienti dagli scavi delle necropoli di Sala Consilina e Padula.

Una costa lunga 100 km, un mare limpido e la tranquillità dei luoghi rurali: le mete cilentane offrono ampia scelta tra località isolate e tranquille o luoghi più mondani.
Se non avete ancora deciso in quale località fermarvi e trascorrere qualche giorno all’insegna del mare e del relax, vi consigliamo alcuni dei luoghi più affascinanti del Cilento.

Monte di Luna – Marina di Camerota
Questa splendida località sorge nei pressi di Marina di Camerota. Qui è facile essere catturati dall’incantevole e suggestivo sorgere della Luna. La località si trova in un arco di costa fitto di ulivi d’epoca saracena, incastonata tra due piccoli promontori sormontati da torri.

Pisciotta Palinuro – Palinuro
Ha una spiaggia di sabbia scura mista a ciottoli, molto tranquilla, caratterizzata da un ampio litorale ornato da ulivi e dalle abitazioni del paese. Ai più giovani interesserà sapere che questa è una delle località più mondane di tutto il Cilento.

Punta Tresino – Santa Maria di Castellabate
Lunghe spiagge dorate si alternano a scogliere e fanno sì che le marine di San Marco e Santa Maria siano meta di flussi turistici nazionali e internazionali. Il successo del film Benvenuti al Sud, ambientato proprio a Castellabate, ha reso questa località una delle più ambite mete turistiche.

Punta Licosa – Castellabate
La spiaggia di Punta Licosa è inserita nel suo bellissimo Parco Marino Nazionale, uno dei primi in Italia. Al centro della strada che conduce al borgo di Licosa si trova la Punta omonima su cui sorge una rocca; a ridosso del mare e di fronte all’Isola Licosa, un isolotto poco distante dalla terraferma su cui si trova un faro.

Laura Lombardi, Consulente di Viaggi Online Evolution Travel Italia

Castellabate cilento
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Paestum
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Cartina parco nazionale del cilento
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