Aurore boreali: tutto il fascino delle luci danzanti!

L’inverno si avvicina e sempre più spesso, specialmente nel mondo dei viaggi, si sente parlare di aurore boreali. Sono uno spettacolo fantastico ma capire anche come si formano ci farà apprezzare ancor di più questo misterioso fenomeno naturale.

L’Aurora boreale è il termine più comune e più usato di un fenomeno naturale che si chiama più correttamente “Aurora polare”. Infatti il fenomeno delle luci danzanti si verifica intorno ai poli magnetici della Terra, da qui il termine “polari” ; si definisce boreale o australe rispettivamente quando si verifica al polo nord o al polo sud.

Ma cosa sono le aurore polari?

Le Aurore Polari (in inglese Northern Lights o Southern Lights), si formano quando particelle cariche contenute nel vento solare si scontrano con atomi di ossigeno e azoto presenti nella nostra atmosfera. Questo fenomeno ha origine nella magnetosfera, la regione di spazio controllata dal campo magnetico terrestre: il vento solare raggiunge la nostra atmosfera ad una velocità di 300-400 km al secondo, gli elettroni impartiscono energia alle molecole di ossigeno e di azoto “eccitandole”; quando le molecole ritornano al loro stato normale, rilasciano fotoni, piccole esplosioni di energia sotto forma di luce; quando miliardi di queste collisioni si verificano e vengono rilasciati un numero sufficiente di fotoni, l’ossigeno e l’azoto nell’atmosfera emettono abbastanza luce per essere rilevati dall’occhio umano; questo bagliore spettrale può illuminare il cielo notturno in una danza di colori.

Perché colori e forme diversi?

Il colore dell’Aurora dipende da quale gas viene eccitato dagli elettroni e quanta energia viene scambiata. L’ossigeno emette sia una luce giallo-verde (la più comune) sia una luce rossa; l’azoto generalmente emana una luce blu. Le molecole di ossigeno e di azoto possono emettere anche luce ultravioletta, che può essere rilevata, però, solo da speciali telecamere sui satelliti.

Gli scienziati stanno invece ancora cercando di rispondere alla domanda sul perché le Aurore assumano forme diverse. La forma dell’Aurora dipende da dove, nella magnetosfera, giungono gli elettroni e cosa ha causato la loro precipitazione nell’atmosfera. Forme completamente differenti di Aurore possono essere viste anche in una sola notte.

Le possiamo vedere dovunque?

No. Le Aurore di solito si verificano in zone ad anello concentrate attorno ai poli magnetici della Terra. Gli anelli completi, chiamati ovali aurorali possono essere visti solo dallo spazio.

La spettacolare danza delle luci però può essere avvistata dalla Terra e per poterla osservare bisogna recarsi a latitudini prossime ai poli durante il periodo della lunga notte invernale.

L’Aurora si forma similmente nell’emisfero boreale e australe, ma considerata l’impossibilità di raggiungere queste  latitudini nell’emisfero australe durante la notte polare, le aurore australi sono molto più difficili da osservare, mentre le Aurore boreali sono decisamente più accessibili.

Ecco perché si parla principalmente di viaggi a caccia dell’Aurora boreale.

Ma non c’è proprio nessuno che può vedere un’Aurora australe? Certo che sì ma sono proprio solo pochi privilegiati . Tra questi numerosi sono gli scienziati che trascorrono tutto il periodo invernale in basi di ricerca in Antartide; anche l’Italia ha una base, la Stazione Concordia, nella parte centrale dell’altopiano antartico . E in quel caso è sicuro che le aurore si vedano proprio bene, l’inquinamento luminoso è praticamente inesistente! Potrebbero esserci anche alcuni viaggiatori che prendono parte a delle crociere nelle acque antartiche nella stagione primaverile e autunnale, quando il sole scende ancora sotto l’orizzonte.

Folclore

Dietro un fenomeno così particolare e rimasto per tanti secoli misterioso per l’uomo, tante sono le credenze e le leggende narrate. E all’Aurora boreale sono state associate nel tempo sia  avvenimenti positivi che a disgrazie e carestie.

Le Aurore Boreali hanno sempre affascinato i popoli che le hanno ammirate. Le descrizioni più antiche provengono dai paesi del Mediterraneo e dalla Cina antica. Le antiche leggende sui draghi in Cina ed Europa si dice abbiano avuto origine dal fenomeno dell’Aurora boreale, anche se a queste latitudini potrebbe essere stato osservato in pochissimi casi.

L’Aurora Australis, o Southern Lights, furono interpretate dagli aborigeni australiani come la danza degli dei. Le popolazioni Sami della Scandinavia hanno sempre temuto e rispettato l’Aurora boreale, collocando simboli dell’aurora sui loro tamburi magici, credendo che questa avesse poteri soprannaturali per risolvere i conflitti. Durante l’era vichinga, si credeva che l’Aurora boreale fosse l’armatura delle valchirie che diffondeva una luce tremolante.

L’Aurora boreale in Groenlandia è stata considerata come il livello più alto nella vita ultraterrena, legata al bel tempo e al successo nella caccia. Le luci in movimento rappresentavano spiriti che giocano con la palla fatta con il cranio di un tricheco, anche se i Nunivak avevano la convinzione opposta, ossia che il teschio fosse umano e che i giocatori di palla fossero gli spiriti dei trichechi.

 Carlo Ossola, Consulente di viaggio online Evoluion Travel Italia

Nave da crociera in Antartide
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Aurora boreale alle Svalbard - Norvegia
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