Ancora una volta a Budapest

Mi piace andare a Budapest, anzi trovo sempre un buon motivo per tornarci, solo un’ora  e mezza di volo da Roma così anche un breve weekend è sufficiente per immergersi nel cuore dell’Europa e vivere un’esperienza sempre diversa e sempre magica.

Dalla mia prima volta , più di vent’anni fa, la città è sapientemente cresciuta, al passo  con i tempi ma nel profondo pulsa un cuore antico e radicato tra la gente e il territorio, e ciò che piacevolmente mi stupisce è che questo cuore pulsa nei giovani….

Tanti, schietti e disponibili, ti prendono per mano e ti travolgono con il loro entusiasmo, così che non puoi fare a meno di salire sul battello per una gita sul Danubio con gustosa cena a bordo e ammiccante suono di violini tzigani.
Ti invitano ad entrare al Teatro dell’Opera di cui ti svelano tutti i segreti senza farti mancare la magia di un concerto…la musica a Budapest pervade l’aria.

Lasciano che ti perda tra le viuzze contorte dell’Ottavo Distretto o Joseph Town, il quartiere malfamato che, sorprendentemente , in pochi anni è diventato il cuore bohemien della città, a due passi dal Museo Nazionale Ungherese, e ti invitano ad entrare in uno dei tanti locali originali e creativi dove caffè ed arte si mescolano, inaspettatamente,  come allo Zappa Cafè e si respira aria di avanguardia.

Ti lasciano poi , affidandoti alla tua curiosità, e così io, ogni volta mi lascio affascinare da qualcosa ancora da scoprire , provare…oggi le terme che a  Budapest sono un must.
Delle oltre cento sorgenti termali magistralmente  organizzate dai Romani ce ne sono ancora tante in funzione per tutti i gusti.
Scelgo Szechenyi , bellissima struttura neobarocca , con statue e stucchi che ricordano i fasti dell’impero romano. Sono frequentate da gente locale e soprattutto da scacchisti che trascorrono  ore a giocare a scacchi immersi  nell’acqua tiepida, e anch’io m’incanto a guardarli, studiano le mosse e l’avversario, in silenzio, fuori da ogni tempo e luogo… scena quasi evanescente, sognante, illusoria … sale il vapore , non ho più peso nell’acqua e i sensi s’offuscano.

Mi piace tornare a Budapest perché mi piace andar per mercati…arrivo all’antico Mercato Centrale  (Nagyvásárcsarnok) alla fine della passeggiata di rito a Vaci Utca.
Si ha l’impressione di entrare in un’immensa stazione ferroviaria, la solida struttura in ferro, le vetrate…ma ti accorgi subito che si tratta di ben altra cosa, mi trovo davanti il padiglione dei macellai…i salami di Szeged, le salsicce speziate, wurstel di ogni tipo addobbano i banchi come collane e festoni con colori che vanno dal rosa all’arancio, al viola, pancette dalle dimensioni improbabili emanano prepotenti odori di spezie ben miscelate.
E poi i banchi di frutta e verdura, peperoni, zucche, cetrioli, impilati ad arte , sculture variopinte che luccicano sotto la luce delle infinite lampade.
Ancora bancarelle con tanto pesce, il pane, il kenyer, grandi pagnotte da un chilo con patate , segale e farina bianca.
E ovunque la paprika….in vezzosi sacchetti, in giganteschi barattoli, nelle pentole di coccio.

E non si può andar via senza aver gustato un tipico gulash o un’ottimo langos in uno dei chioschi del piano superiore, tipico street food ungherese, tra la crepe e la focaccia , farcito con verdure, carne, formaggio, panna acida…

Se ho a disposizione un giorno in più vado a spulciare a Ecseri Piac, in periferia , uno dei mercati delle pulci più grande e vario d’Europa, l’introvabile e impensabile è qui!

Infine , quando i piedi implorano giustizia, salgo sul tram n. 2  alla fermata vicino a Parlamento, per godermi dal finestrino Budapest che mi scorre davanti come una pellicola d’autore …da un lato il Danubio, la collina Gellert, Buda, l’isola Margherita, dall’altra i Palazzi, le prospettive dei grandi viali…e sul tram poi sale tutta l’anima della città, indaffarata, veloce , proiettata al futuro.

Stasera si prenota al Bock Bistrot, fantastico e affollato o si opta per un’ ottima birra in uno dei Ruin Pubs?
Si vedrà…il bello di Budapest è che puoi scegliere secondo la fantasia del momento.

Domani comunque prima di partire colazione a Buda nella piccola Ruszwum , di fronte alla Chiesa di San Mattia, la più antica pasticceria di Budapest, meno turistica ma accogliente e fragrante di dolci.

Ci sarebbe ancora moltissimo da fare, vedere, provare…ma ci sarà di sicuro una prossima volta a Budapest!

Laura Della Vecchia, Consulente di viaggio online Evolution Travel Italia

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Shopping a Vaci Utca
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