Sogni di raggiungere l’Everest? Parti per il prossimo trekking al Campo Base!

Come si può raggiungere l’Everest? Quali sono le informazioni di cui tener conto per affrontare questo speciale quanto straordinario viaggio?
Se siete appassionati di trekking e sognate da tempo di arrivare al Campo Base, questo post è per voi!

Sta infatti per partire una spedizione per il Campo Base dell’Everest a 5356 metri: un’occasione imperdibile per cimentarsi su alcune tra le vette più alte del pianeta!

Il “Tetto del mondo” esercita un fascino unico sugli amanti della montagna che, una volta nella vita, desiderano sfidare anzitutto loro stessi.

Lo sa bene Bruno Bottaro, Consulente di viaggi online nonchè tour operator India, Nepal Tibet, Sri Lanka e Seychelles per Evolution Travel.
E’ lui ad aver messo a punto questo straordinario itinerario per raggiungere l’Everest: oltre ad esserne promotore, è il primo tra i partecipanti.
Ci sarà infatti anche lui ad accompagnare il gruppo, si cimenterà in prima persona, come già fatto altre quattro volte in passato.

 

Com’è strutturata la spedizione per l’Everest di Evolution Travel?

Questo tour di gruppo si sviluppa su 18 giorni (16 notti), con partenza dall’Italia fissata per l’11 febbraio 2018. Prima di raggiungere il Campo Base, si avrà modo di visitare Kathmandu, Pashupatinath, Bhaktapur, Swayambunath e Patan.
Nella giornata del 15 febbraio inizierà la vera e propria avventura verso il Campo Base: si giungerà in aereo a Lukla e qui avverrà l’incontro con la guida sherpa esperta ed i portatori.
Da questo momento in poi, ci si muoverà a piedi lungo un percorso attentamente valutato e scelto, attraverso la regione del Khumbu.

 

Come e perchè ci si muoverà su questo tratto di cammino?
Bruno Bottaro spiega “Esistono circa 4 percorsi alternativi ma abbiamo deciso di organizzarci su quello non solo più noto ma anche più “praticabile”, a nostro avviso. E’ mediamente meno impegnativo di altri, dal punto di vista della preparazione fisica necessaria.
Inoltre è più breve, senza azzardi e senza sacrificare alcun luogo su cui soffermarsi per godere di panorami unici al mondo!
Ci tengo a precisare che abbiamo valutato attentamente la durata delle tappe ma anche altre caratteristiche, quali ad esempio l’acclimatazione, in modo tale da non aver problemi in quota”.

 

Qual è il valore aggiunto di partecipare a questo trekking?
“La premessa basilare è stata la ricerca di guide di comprovata esperienza e fiducia.
Anche per tutti gli altri servizi a destinazione si è selezionato con attenzione tutto al meglio, senza alcuna improvvisazione” spiega Bruno Bottaro, aggiungendo una constatazione piuttosto importante:
“Questo non è un viaggio + escursione, come mille altri: questo è un trekking che richiede molta serietà e accuratezza organizzativa. Non si deve sottovalutare nulla quando c’è in gioco l’incolumità delle persone“.

 

E prosegue: “Questo trekking, diretto al Campo Base dell’Everest e alla vetta del Kala Pattar, al quale parteciperò anche io, nasce proprio con questi presupposti senza i quali non avrebbe ragione di esistere. Per me è fondamentale”.

 

La sicurezza è al primo posto.
D’altronde anche il governo del Nepal sta vagliando dei provvedimenti che potrebbero rendere obbligatorio l’affidarsi ad una guida qualificata.
Purtroppo tanti sono stati gli indicenti avvenuti negli anni, molti dei quali occorsi proprio a persone che – pur essendo preparate fisicamente – hanno deciso di avventurarsi in autonomia senza valutare tutti i rischi del caso.
Partire in gruppo con la presenza di sherpa e di professionistri esperti è una garanzia in più per non rischiare.

 

C’è ancora un dettaglio utile che chiarisce quanta cura sia stata messa nella strutturazione di questo trekking, come spiega Bruno Bottaro: “Vorrei mettere in luce un dettaglio che talvolta viene trascurato e che secondo me invece è molto importante: il tour è comprensivo anche di giornate dette “cuscinetto”, alla fine.
Sono momenti che servono non solo all’organismo per riprendersi dopo la fatica e il cambiamento di altitudine, ma aiutano anche a non avere bruschi rientri prima del ritorno alla vita quotidiana.
Inoltre può capitare che i voli da Lukla vengano cancellati, quindi avere 1/2 giorni in più permette di non rischiare di perdere il volo di rientro in Italia.
Non sempre queste giornate vengono inserite in tour del genere ma noi, oltre a consigliarli caldamente, abbiamo voluto farli diventare parte integrante del viaggio stesso. Sarà tempo ben speso in paesi accoglienti, da scoprire”.

 

A chi è consigliato il tour per raggiungere il Campo Base sull’Everest?

“Questo speciale trekking è l’ideale per trekker, buoni camminatori, amanti della montagna che da tempo coltivano il sogno di cimetarsi su queste vette.
Gli sportivi in genere possono certamente partecipare, considerando che l’impegno fisico prevede camminate di 5 o 6 ore al giorno.
Spesso a richiedere informazioni sono gli iscritti al Club Alpino Italiano ad esempio: questo tour è perfetto anche e soprattutto per loro!”

 

A chi invece è sconsigliato?
“Mi sento di sconsigliare questa esperienza – personale ed emozionale, prima che sportiva – a chi ha problemi cardiaci o di pressione e a chi con obiettività sa di non avere una grande capacità di adattamento all’ambiente circostante.
Lungo il trekking abbiamo selezionato buone sistemazioni dove passare la notte ma se ci aspetta l’hotel 4 o più stelle sul percorso, si resterà delusi. Meglio rifletterci e magari confrontarsi anche con noi per comprendere se questo tour verso il massiccio dell’Everest possa davvero rispecchiare le aspettative”.

 

Guarda in dettaglio il programma del tour di gruppo “Trekking al Campo Base dell’Everest” cliccando qui e richiedi tutte le informazioni di cui hai bisogno per organizzare la tua prossima appassionante partenza verso il Tetto del mondo!

 

Redazione Evolution Travel

Bandiere della preghiera
Bandiere della preghiera
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In cammino verso il Campo Base dell'Everest
In cammino verso il Campo Base dell'Everest
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Piccolo monastero lungo il percorso verso l'Everest
Piccolo monastero lungo il percorso verso l'Everest
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