Cos’è l’enrosadira e dove ammirarla

Hai mai sentito parlare di “enrosadira“? Prepara gli occhi e il cuore a vivere un’emozionante esperienza di un fenomeno naturalistico molto affascinante. Tra scienza e leggenda, dove andiamo per scoprirla? In Trentino Alto Adige!

 

Enrosadira in Sudtirol

Enrosadira in Sudtirol

 

Se stai pensando di andare in vacanza per vivere le Dolomiti, allora ti invitiamo a prestare molta attenzione alle vette in due momenti particolare della giornata: all’alba e – ancor meglio – al tramonto.

I valligiani della Val di Fassa, in Trentino, lo sanno molto bene: le montagne sfoggiano un “abito” strabiliante, che emoziona e lascia sopresi.
Qui, osservando le Dolomiti, è possibile infatti scoprire il fenomeno dell’enrosadira.
Di cosa si tratta?

Le vette, in determinati periodi, si colorano di sfumature cromatiche che vanno dal rosa più tenue al viola. La montagna diventa vibrante, viva!
E chi la ammira non può che godersi lo spettacolo in un mix di emozione e incredulità.

Com’è possibile che avvenga tutto ciò?
Stiamo per raccontarvi due versioni: la leggenda che, da secoli, si tramandano i valligiani. E la motivazione scientifica.
Non perderti poi l’ultimo paragrafo: ti diremo dove poter ammirare l’enrosadira!

 

La leggenda del Re Laurino in Trentino Alto Adige

Si narra che il re dell’Adige un bel giorno decise di trovar marito alla principessa Similde (anche detta “Ladina”). La notizia fu diffusa in lungo e in largo, portando in Valle tutti i giovani principi della zona.
Soltanto uno di loro non era gradito al reggente: Re Laurino (o Re Latemar), noto per il suo meraviglioso giardino di rose, chiamato “Rosengarten“.

Quest’ultimo, però, decise di recarsi all’incontro ugualmente, indossando il suo mantello magico che gli conferiva l’invisibilità.
Il suo piano era semplice: rapire la Principessa, di cui era innamorato, portandola nel suo splendido giardino.
Tuttavia, non aveva fatto i conti con i pretendenti che, pur non potendolo vedere, si fecero scaltri: seguirono i fruscii e i movimenti delle piante del roseto.

Il Re Laurino fu dunque catturato e, sentendosi tradiro proprio dal suo giardino che tanto amava, scagliò una maledizione: nessuno avrebbe più potuto vedere le sue rose nè di giorno, nè di notte.
Affinché ciò avvenisse, fece diventare di pietra il suo giardino.

Tuttavia, la natura decise di esprimersi ugualmente, facendosi beffe della maledizione: il re Laurino, infatti, dimenticò di nominare anche l’alba e il tramonto.
Così le pietre (le vette delle Dolomiti) ogni giorno al sorgere e al calar del sole “sbocciano” nei colori delle rose.
Da qui la nascita dell’enrosadira.

 

Perchè le Dolomiti diventano rosa? La scienza dice che…

In realtà c’è una spiegazione scientifica a questo fenomeno.
L’analisi del materiale di cui sono fatte le vette dolomitiche rivela una spiccata presenza di magnesio e di carbonato di calcio.
Sono proprio questi elementi che, in determinate condizioni di luce, fanno spiccare tutte le sfumature più accese, privilegiando le cromìe rosacee che infiammano le pareti.
Dopo l’alba, man mano i colori digradano fino alla consueta colorazione nei toni freddi; mentre dopo il tramonto, la notte “spegne” ogni cromìa.

 

In quali luoghi si vede l’enrosadira?

Il cosiddetto roseto del Re Laurino altro non è che il gruppo montuoso del Catinaccio. Qui questo fenomeno si esprime al massimo.
Quindi potrete ammirare le sfumature da Pozza di Fassa, dall’alpe di Siusi (si vedono bene il Sassolungo e lo Sciliar), da San Martino di Castrozza (con vista Pale di San Martino), dal Passo Rolle (vista Cimon della Pala).
Stupende anche le Cime di Lavaredo al tramonto, ben in evidenza dal territorio della Val di Landro. Interessante anche un’escursione in Col di Poma.

 

La natura è un “cinema” a cielo aperto, spesso fautrice di immagini che vanno ben oltre la nostra immaginazione.
Non perdere l’occasione di ammirare l’enrosadira: vai in vacanza in Trentino Alto Adige e goditi i paesaggi.

In ogni stagione dell’anno, questi luoghi sanno regalare aria pura, esperienze di vita attiva e reale gioia, in grandi e piccini.

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Redazione Evolution Travel

 

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