La festa di Diwali in India

La festa di Diwali è una delle più importanti e antiche feste induiste che si celebrano in India. In genere viene festeggiata durante i mesi di ottobre o novembre, ed in alcune regioni è definita anche Dipavali.

In tutto il mondo questa celebrazione viene conosciuta come la Festa delle Luci, perché nei giorni in cui si festeggia c’è l’usanza di accendere candele o lanterne tradizionali. Si tratta di una rappresentazione della vittoria del bene sul male dove, in tutta l’India, si susseguono grandi spettacoli e fiere tradizionali. Quest’anno la festa di Diwali comincerà l’11 novembre e terminerà il 15 novembre. La festa ripercorre la storia del ritorno del re Rama, nella sua capitale Ayodhya, dopo quattordici anni di esilio durante i quali aveva sconfitto, il re di Lanka Ravana e i suoi demoni Rakshasa.

Quest’ultimo aveva rapito sua moglie Sita, anche conosciuta come Lakshmi e tutta la storia è raccontata nel poema epico Ramayana, il più antico che si conosca. Visto che Rama era la settima reincarnazione terrena di Vishnu, Diwali celebra il ritorno della “luce” della divinità nella sua casa natale, la vittoria del bene sul male e della luce sulle tenebre. Con il tempo questa festa ha acquisito diversi significati, ed è stata adottata anche dalla religione giainista, che la celebra come inizio del suo anno, e dalla religione sikh.

Per gli indiani e gli induisti in particolare, la festa di Diwali dura cinque giorni ed è un momento unico per rafforzare i legami con familiari ed amici. Come da noi a Natale, la festa di Diwali, è un’occasione per scambiarsi regali in un clima di grande serenità. Le finestre delle case vengono lasciate aperte, affinché la dea Lakshmi possa benedire le abitazioni portando pace, prosperità e benessere.
Questo avviene nel primo giorno dei festeggiamenti, detto Dhanteras. Tra le varie tradizioni, ci sono anche quella di pulire la casa da cima a fondo e di comprare utensili nuovi per la cucina. Immagini di Lakshmi insieme a statue di Ganesh sono generalmente presenti ovunque proprio a testimoniare il periodo di festa.
Il secondo giorno è definito Narak Chaturdasi: le donne indiane si decorano le mani con tatuaggi all’henné e preparano dolci.

Il terzo giorno cade proprio con il Diwali vero e proprio. Vengono accese le lanterne di terracotta ad olio e gli altari per i riti religiosi vengono decorati con fiori freschi. La tradizione vuole che gli induisti si purifichino prima dell’alba con un bagno propiziatorio seguito da un massaggio: questo equivale alla classica abluzione nel fiume sacro Gange. Dopo aver festeggiato in casa con la famiglia ci si concede sempre una festa popolare insieme ad amici e conoscenti. Si scende in strada di sera con vestiti tradizionali, tra canti, musiche, vie illuminate e fuochi d’artificio. Il quarto giorno è definito Padwa e viene dedicato all’amore e al reciproco rispetto tra moglie e marito, in ricordo del rapporto che legava le divinità Rama e Lakshmi.

L’ultimo giorno di festa è il Bhau-beej, dedicato all’amore tra fratelli e sorelle. Tra le caratteristiche principali della festa di Diwali ci sono le fiere allestite in tutta l’India dove si susseguono centinaia di bancarelle di alimentari alternate a spettacoli di acrobati, incantatori di serpenti, fachiri e cartomanti. Varanasi è una delle città più importanti da un punto d vista religioso che merita di essere visitata durante i giorni del Diwali. Oltre a questa città, quelle più caratteristiche sono Jaipur, la Città Rosa del Rajasthan, famosa per i suoi fuochi d’artificio per i suggestivi giochi di luce e Goa, dove la tradizione prevede una serie di competizioni folkloristiche.

Bruno Bottaro, consulente di viaggi online Evolution Travel Italia

La festa di Diwali
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la Festa delle Luci
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Statue di Ganesh
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