Non c’è periodo dell’anno più ricco di eccessi gastronomici – e non solo – del Carnevale!
Feste in maschera, tradizioni radicate e gioise, divertimenti, scherzi e tante ottime pietanze da assaggiare.
Il Carnevale è il tripudio di tutto ciò, in vista – al contrario – del periodo di austerità e rinuncia che dovrebbe accompagnare verso Pasqua.

Sono molte le persone che, in queste settimane, amano viaggiare per raggiungere le città del Carnevale per antonomasia: da Venezia a Viareggio, passando per Putignano, Ivrea e valicando i confini nazionali. Ci si proietta infatti anche verso Rio de Janeiro, Nizza, Tenerife e Cadice, solo per citarne alcuni tra i più noti.
Quel che è certo che, ovunque si andrà, si avrà modo di assaggiare soprattutto dolci tipici del Carnevale: sono un tratto distintivo delle tradizioni che parlano di maschere, sfilate e antichi riti, in qualsiasi luogo del mondo!

In Italia spiccano sulle tavole le cosiddette “chiacchiere“, un dessert presente praticamente in ogni regione del nostro paese.
Si tratta di pasta tirata e sfogliata che viene fritta e servita – a seconda dei gusti – con del miele e/o con zucchero a velo.
Di forma allungata o “arrotolata” a formare una sorta di spirale, le chiacchiere vengono dette anche “frappe“, “bugie” o “crostoli“.

Altro dolce tipico – che in realtà fa la sua prima comparsa spesso già a Natale – è lo struffolo campano: anche in questo caso si tratta di un impasto che viene fritto, dopo averlo lavorato in forma di palline.

Abbastanza simili (per certi versi) sono le castagnole che – udite udite, voi golosi che state leggendo! – spesso vengono tuffate nel cioccolato fuso: davvero un tripudio di calorica bontà!

E cosa dire delle fritole veneziane? Una pastella lievitata viene arricchita da uvetta e a vaolte pinoli, passando poi nell’olio bollente. A questo punto possono essere riempite di crema e, per finire, cosparse di zucchero semolato.

Solo apparentemente più light, ecco le frittelle di mele: croccanti rondelle del frutto vengono passate in una pastella cresciuta e poi – indovinate un po’?! – fritte fino a doratura.
Per concludere, possono essere imbiancate da zuccherro a velo oppure, dato il perfetto abbinamento, spolverizzate di cannella in polvere.

Nelle Marche vanno forti, invece, gli arancini di Carnevale: nulla hanno a che vedere con le palline di riso, trattandosi anche in questo caso di un impasto lievitato, arricchito e “improfumato” dalla presenza di arancia. Una prelibatezza!

Se l’ora della merenda è ben coperta da questa grande varietà di dolci – in realtà ottimi in qualsiasi momento della giornata – anche pranzo e cena a Carnevale fanno toccare vette di inaudito sapore ai buongustai.
Come già detto, essendo questo il periodo dell’anno che introduce ad una fase di rinuncia e restrizioni anche alimentari (come da tradizione religiosa), per contrasto ci si concede piatti molto ricci e calorici.
Sulle tavole del Sud Italia non mancano piatti di pasta fatta in casa a mano (come fusilli e “strascinati”) conditi da corposi sughi cucinati con carne di maiale e salsiccia.
In Basilicata, ad esempio, la passata di pomodoro viene arricchita dal cosiddetto “pezzente“: si tratta di un tipo di salsiccia realizzata con molto grasso e poca carne. Piatto povero della tradizione contadina, promette tanto gusto e sapore genuino!

A Napoli non manca mai il migliaccio salato nel menù del martedì grasso, realizzato con farina di mais, salumi, scamorza, pecorino e strutto.
Ovunque poi abbondano le ricette a base di legumi, con speciale predilezione per fagiolate con salsiccia.
Non a caso, anche in Brasile – patria del Carnevale – il piatto tipico è proprio la feijoada, una gustosa pietanza di maiale e fagioli neri.

Ovunque decidiate di trascorrere il Carnevale – che sia a casa, in Italia o nel resto del mondo – potrete gustare vere delizie, ad alto tasso di calorie!
Se avete voglia di organizzare una partenza anche last minute, Carnevale è il momento perfetto: contattaci per scappare via in men che non si dica, tra maschere e coriandoli!
E prepara il palato: un peccato di gola ogni tanto è accettabile… buon appetito!

Redazione Evolution Travel