Bambini in viaggio: le condizioni per l’espatrio dei minori

Il post di oggi è tutto dedicato ai bambini e ragazzini in viaggio: vorremmo infatti rendere un servizio utile a chi viaggia con minori.
Quali sono le condizioni per l’espatrio di un minore?
La normativa è molto chiara e soprattutto va seguita con attenzione, onde evitare spiacevoli situazioni ai controlli in aeroporto.

Il primo consiglio da dare è di controllare con attenzione che i documenti di riconoscimento dei minori siano in corso di validità.
E’ ormai fatto noto che i minori debbano essere muniti di documenti personali: non è infatti più possibile iscrivere i figli sul passaporto dei genitori.
Si dovrà perciò procedere in tempo alla richiesta di passaporto per minore oppure, se si viaggerà nei paesi UE, di carta di identità valida per espatrio.

A questo punto è opportuno far presente che esistono differenti condizioni da applicare ai viaggi di minori, a seconda dell’età.
Fino ai 14 anni, infatti, i bambini italiani possono espatriare solo se accompagnati, non necessariamente da un genitore, come stiamo per apprendere.
Dai 14 anni in poi, invece, i ragazzini possono spostarsi senza necessità di accompagnatori, sia all’interno dei paesi UE che per località extra UE.

Veniamo dunque alla prima casistica; il minore di 14 anni potrà viaggiare al di fuori del territorio nazionale solo se accompagnato da:
– almeno un genitore; questo verrà attestato dalla presenza dei nomi dei genitori sul documento del bambino. In mancanza di riferimento specifico, occorrerà essere in possesso di un documento che possa attestare la genitorialità, come ad esempio uno stato di famiglia recente o un estratto dell’atto di nascita;
– un tutore, esercente la potestà genitoriale;
– un accompagnatore differente dalle figure di cui sopra; occorrerà essere muniti di specifica dichiarazione di accompagno;
– una persona facente parte di un Ente (ad esempio la compagnia aerea o di navigazione); in questo frangente si dovrà produrre una dichiarazione di accompagno dei genitori o degli esercenti la potestà genitoriale, prendendo contatti inoltre con l’Ente di riferimento.

La dichiarazione di accompagnamento può essere scaricata sul sito della Polizia di Stato e, una volta sottoscritta, verrà inserita agli atti, in Questura.
Tutto ciò è valido per un unico viaggio (inteso come andata e ritorno, naturalmente) e, in generale, per un periodo massimo di 6 mesi (sempre prendendo come riferito la data di partenza e quella di rientro).
Nel caso di esigenze differenti, bisognerà effettuare una specifica domanda, con documentazione e motivazione idonea comprovante l’eccezionalità del caso.
Si pensi ad esempio a minori che studiano all’estero (a proposito, dai un’occhiata ai nostri Soggiorni Linguistici!) o che si stanno curando al di fuori dei confini nazionali.

Tutto ciò naturalmente non occorre se si sta organizzando semplicemente un viaggio in famiglia.
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Redazione Evolution Travel

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