Naadam Festival: date, tradizione e come partecipare

Conosci il Naadam Festival? Si tratta della seconda Olimpiade più antica al mondo, in svolgimento ogni anno in Mongolia.
E’ un evento unico, attesissimo e molto rude. Un appuntamento immancabile, durante un viaggio in Asia Centrale in estate. Scopriamone insieme le particolarità, le date e le principali informazioni.

 

Naadam Festival, parata di apertura

Naadam Festival, parata di apertura

 

E’ uno degli eventi più importanti dell’intera regione dell’Asia Centrale: è il Naadam Festival!
Un appuntamento con la cultura della Mongolia, con tradizioni antichissime e con un pezzo di storia del paese.
Questo festival, basato su prove che più che sportive potremmo definire estremamente fisiche, si svolge ogni anno nel corso del mese di luglio e dura qualche giorno.
Le date sono sempre variabili; quest’anno l’appuntamento è fissato dall’11 al 15 luglio 2019.

 

Non cambia invece la location: la cerimonia di apertura si tiene nel Naadam Stadium di Ulaanbaatar.
L’inaugurazione prevede l’arrivo di 9 bandiere, direttamente dalla Casa del Governo.
La cerimonia vede dunque l’arrivo di una parata di cavalli.
Da questo momento, i giochi sono aperti, senza esclusione di colpi.

Partecipano donne e uomini (spesso persino bambini) cimentandosi in tre sport:

  • tiro con l’arco;
  • corsa a cavallo;
  • lotta.

 

Non a caso, in lingua locale, la manifestazione si chiama “Eriin gurvan naadam“: letteralmente significa “I tre giochi da uomo”.

La leggenda della nascita del Naadam Festival prende vita molti secoli fa. Narra infatti di un uomo che ha dovuto sfidare un mostro a cinque teste.
Per sconfiggerlo e non morire, ha dovuto dunque lottare, scagliare frecce dall’arco e correre a cavallo.
Da qui la scelta delle discipline del Festival che ormai si svolge da più di 3.000 anni!

 

Da circa 800 anni, inoltre, questa occasione è anche utilizzata per magnificare Gengis Khan, personalità storica di spicco per la Mongolia.

 

Data l’importanza dell’evento, infine si è deciso di abbinare al Festival anche le celebrazioni dell’anniversario della rivoluzione mongola (dal 1921).

In poche parole: è davvero un momento imperdibile per la popolazione e per i viaggiatori.

 

E’ possibile partire per un tour dell’Asia Centrale, con annessa partecipazione – in vista di spettatori – al festival, con presenza durante la cerimonia di apertura e il giorno seguente, per ammirare la corsa dei cavalli.

Non immaginare giochi “ordinati” e ben regolamentati: i cavalli corrono nella steppa aperta, con partenza da un recinto posto a 30 km circa da Ulaanbaatar (dove invece sorge lo stadio).
Il trotto è furioso, così tanto che al passaggio degli animali si alzano colonne di polvere perfettamente visibili a chilometri di distanza!
E la gara è senza esclusione di colpi, senza fiato, senza freni!

 

Lottatori al Naadam Festival

Lottatori al Naadam Festival

 

Anche la lotta – tipica della Mongolia – è molto simile al wrestling ma ancor più “spregiudicata”.
Tant’è che, proprio per questo carattere così rude, non è possibile iscrivere questa disciplina alle classiche Olimpiadi: sarebbe troppo “sregolata”.

 

E la gara di tiro con l’arco? Decisamente molto particolare: partecipano persino i bambini!
Al segnale, una pioggia di frecce viene scoccata. Sono centinaia le persone che si cimentano ogni anno, attendendo il proprio turno anche per ore.
Non solo con i piedi ben piantati a terra ma anche tirando con l’arco in sella a cavalli in movimento.

 

Al termine delle tre giornate, vengono comunicati i vincitori.
Se un partecipante risulterà al primo posto per due discipline, allora verrà eletto “Titano“.
Questa possibilità è onestamente molto rara: è difficile che, su centinaia di partecipanti, ci sia chi eccelle in più di uno sport… Considerando anche le modalità di sfida così “all’ultimo sangue”!

 

Se il Naadam Festival ti incuriosisce, partecipa al tour messo a punto da Andrea Baravalle, Consulente di viaggi specialist dell’Asia Centrale di Evolution Travel.
Non solo vivrai queste giornate epiche ma potrai anche esplorare il deserto del Gobi, dormendo in un campo di ger.

 

Un viaggio ricco di suggestioni, per avvicinarsi alla cultura mongola attraverso i suoi panorami più brulli e le sue manifestazioni più partecipate.

 

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Redazione Evolution Travel

 

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