L’enogastronomia Ferrarese

Ferrara è una città divisa tra medioevo e rinascimento, ma non solo, insieme al suo territorio offre al turista una variegata offerta eno-gastronomica. Cucina di terra le cui radici si perdono nella notte dei tempi, cucina di mare a volte povera e sapida a volte ricca delle speci più pregiate che questo angolo di mare dona ed ancora di Valle dove l’anguilla primeggia e ne è la regina, ma non bisogna dimenticare le specialità della cucina ebraica, lascito della numerosa comunità ceh per secoli ha abitato la città.

A Ferrara e nel suo territorio potrete assaporare una cucina varia, saporita e genuina, sia nei ristoranti o trattorie in città, sul delta, sul mare, sia negli agriturismi sparsi nella provincia, sarà sempre un tripudio di sapori e bontà, verrete rapiti dalla bontà della cucina locale.
A Ferrara non si può iniziare un buon pasto senza il trionfo dei salumi locali (la zia Ferrarese, pancetta, prosciutto, salame all’aglio ecc.),  accompagnati dai “Pinzin frit” e poi ottimi primi piatti come: i cappellacci di zucca, cappelletti, tagliatelle, il pasticcio alla Ferrarese (d’antichissima origine).

I secondi a base di carne di maiale in prevalenza con il quale si preparano succulente grigliate e trionfi di arrosti insaporiti spesso da spezie come nel rinascimento.  Il tipico e ineguagliabile  secondo per antonomasia “la salama da Sugo” (la cui ricetta di antichissime origini e segreto di ogni famiglia o produttore). Piatti prelibati anche con gli animali da cortile sapientemente cotti alla brace, la cacciagione.

Tutti accompagnati dalle impareggiabili verdure le la fertile campagna ferrarese offre e dal tipico pane Ferrarese “la Ciupeta” o Coppia Ferrarese. Non possono mancare i dolci semplici come una volta ma ancora genuini il Pampepato, la Tenerina al cioccolato, la classica ciambella locale, i poco noti ma squisiti “Mandurlin dal Pont”, la zuppa inglese per citarne alcuni. Spaziare poi nella provincia vi darà ulteriori sensazioni, la piatta, ordinata e fertile campagna ferrarese (buona parte opera di bonifica delle valli) dove l’occhio può spaziare all’infinito e scoprire antiche cascine, alcune adibite ad agriturismo dove degustare i prodotti tipici di questa terra come i salumi e le conserve di frutta e verdura locale prodotti come una volta.

Le vaste distese di campi coltivati a mele, pere (IGP), pesche (IGP), angurie, asparagi, radicchio, meloni. Le risaie che produco pregiatissime qualità di riso, solo per citare qualche prodotto tipico.
Arrivare poi nel delta questo singolare paesaggio creatosi nel corso dei secoli.
La storia di Ferrara e del suo territorio è strettamente legata al Po al suo evolversi, al suo lento scorrere e spesso anche all’impeto delle sue acque. Un paesaggio in continua evoluzione che cambia d’anno in anno. La cucina di fiume è andata un po’ in disuso per la scarsità del pescato, ma non bisogna dimenticare che un tempo son gli storioni del po di produceva un ottimo caviale.

Seguendo il Po arriviamo al lare e la cucina marinara qui non ha confini e si potranno gustare le famose vongole e cozze di Goro fatte in tanti modi, e innumerevoli speci di pesci, molluschi e crostacei, che compongono grandi grigliate e dorati fritti misti. ma non solo anche brodetti, zuppe, paste e risotti. Al mare si contrappongono le valli interne di Comacchio dove l’Anguilla è la regina, una prelibatezza da non perdere sia essa marinata (come altre speci di pesci di valle) in brodetto a “Bec d’asen”, fritta a rocchi come un tempo, in un delicato ma saporito risotto o in forma di ragù che condisce i tagliolini fatti in casa.
Ma il poco spazio che ho disposizione non è sufficiente per elencare tutte le bontà del Ferrarese, quindi un consiglio veniteci a trovare e lasciatevi andare (la dieta al ritorno) e fatevi consigliare, non ve ne pentirete.
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Maurizio Bui , Consulente di viaggi online Evolution Travel

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