La maggior parte di noi se pensa alle Bahamas pensa al mare paradisiaco color zaffiro, alle spiagge color borotalco, al clima tropicale tutto l’anno che rinverdisce gli alberi e ai pesci multicolori. Bene, ora prendi tutti questi colori e aggiungine un altro milione: ecco le Bahamas durante il Junkanoo Festival!
Capodanno con… il carnevale di Junkanoo
Sei in cerca di un Capodanno davvero unico? E allora l’hai trovato! Il Junkanoo Festival si celebra ogni anno tra il 25 e il 31 dicembre in varie parti delle Bahamas ed è senza dubbio la festa più incredibile alla quale tu possa assistere!
Un festival culturale, una vibrante sfilata di strada, una testimonianza del patrimonio della diaspora africana, una tradizione secolare, ma soprattutto una festa che celebra con orgoglio il senso di appartenenza del popolo delle Bahamas. La tradizione di queste celebrazioni sembra derivare infatti dai 3 giorni di riposo che venivano concessi agli schiavi durante il periodo natalizio.
Il ritmo scandito dai tamburi fatti di pelle di capra, dai campanacci e dai corni, i tipici costumi stravaganti e variopinti e le danze che turbinano all’interno della sfilata sono capaci di coinvolgere chiunque nell’entusiasmo con cui viene celebrata questa ricorrenza allegra e festosa.
Basti pensare infatti che, proprio per questa festa, i costumi vengono realizzati a mano con mesi e mesi di anticipo. Il principale evento del festival attività principale di Junkanoo è proprio la grande parata su strada che si tiene nel centro di Nassau lungo Bay Street il giorno di Santo Stefano e Capodanno. L’inizio della sfilata è intorno alle due di notte e va avanti fino alle 10 di sera.
Puoi assistere alle parate di Junkanoo in tutte le isole, sempre attorno al periodo natalizio, e Stefania Rigiroli, consulente di riferimento di Evolution Travel per le Bahamas può pianificare al meglio gli spostamenti per permetterti di assistere a questa magnifica esperienza!
Viaggio alle Bahamas tra mare e cultura
Le Bahamas sono un arcipelago di 700 isole, di cui 16 principali, famose in tutto il mondo per le chilometriche spiagge paradisiache, per il mare cristallino e per l’entroterra lussureggiante, ma spesso ci si dimentica di raccontare che, oltre ad essere una meta tropicale da sogno, è anche un territorio ricchissimo di cultura.
Le Bahamas infatti divennero una colonia della corona britannica nel 1718 e rimasero sotto il dominio britannico fino al 10 luglio 1973. Ancora oggi circa l’80% dei residenti delle Bahamas sono di origine africana occidentale, antenati di schiavi portati a lavorare nelle piantagioni di cotone. È questa storia travagliata, questo passato ingombrante che oggi vede la cultura delle Bahamas combinare influenze dall’Africa e dall’Europa e collegarsi alla cultura creola caraibica e alla cultura Gullah degli Stati Uniti meridionali: un mix di influenze che rendono questo arcipelago unico!
Se a Nassau non puoi perderti il Pompey Museum che racconta la storia della schiavitù e della liberazione, e la National Art Gallery of The Bahamas che espone opere d’arte contemporanee e tradizionali di artisti bahamiani, nel distretto di Eleuthera potrai ammirare i numerosi edifici storici risalenti all’architettura coloniale inglese come la Haynes Library, un’elegante struttura coloniale risalente alla fine dell’Ottocento.
Ma non solo: la musica tradizionale bahamiana, conosciuta come Rake ‘n’ Scrape, è un mix di ritmi africani e sonorità europee e viene suonata con strumenti fatti a mano come seghe e tamburi di pelle di capra rappresentando una forma di espressione artistica unica al mondo.