E se mi regalassi il lusso di un viaggio su un’isola da sogno…

Se state pensando ad una meta esotica dove fa sempre  caldo con spiagge incantevoli e il comfort di un resort di lusso, allora pensate all’arcipelago delle  Seychelles, un grappolo di isole nell’Oceano Indiano non tutte abitate, ed ora meta di vacanze esclusive, per chi vuole  raffinatezza ed esotismo.

Il mio arrivo a Praslin, mi lasciò senza parole, il sorvolo di Anse Lazio e della più piccola Anse Georgette, due lembi di spiaggia immacolata incastonati nel verde smeraldo del campo da Golf che le sovrasta, mi abbagliarono gli occhi . Pensare che le Seychelles hanno conservato nel tempo la straordinaria bellezza di circa 200 anni fa quando l’arcipelago era quasi del tutto disabitato, fa emozionare. Praslin è l’approdo ideale per chi cerca il mare cristallino, la natura più viva, le spiagge più incantevoli ed una dimensione di benessere assoluto.

Lo stupore di assistere ad uno spettacolo della natura unico, nel mio viaggio alle Seychelles, non si esaurì a Praslin, non immaginavo di restare di nuovo ammaliata e senza parole allo scenario che mi si aprì all’arrivo a Denis Island.
Dall’oblò del piccolo aereo che atterra sull’isola vidi una fantasmagoria di colori: la punta dell’isola con la sua spiaggia di un bianco accecante, orlata dallo smeraldo della sua lussureggiante foresta e tutte le sfumature dell’azzurro dell’oceano che la circonda  e svela la sua barriera corallina, paradiso di una flora e fauna marina straordinaria. Appena atterrata sulla  pista,  che attraversa l’isola da un lato all’altro, capii che i giorni che avrei trascorso a Denis sarebbero stati giorni indimenticabili.

Per tanta magia basta un banco di corallo emerso, ricoperto  di palmeti e di alberi di takamaka ed un resort semplice ma raffinato con persone che discretamente sono dedite al farti sentire unico privilegiato sulla terra.

Il mio risveglio al mattino a Denis era cullato dal canto di tantissime specie di uccelli che abitano la foresta ma, il mio appuntamento quotidiano era andare in spiaggia a godere del risveglio della laguna. Seguire con lo sguardo i granchi che popolano la spiaggia al mattino e che al mio avvicinarmi si appiattivano sulla soffice sabbia. Ammirare gli alberi che si protendevano sul mare i cui rami erano rifugio di stormi di incalcolabili uccellini dal vivace petto rosso. Essi si alzavano in un rumoroso scomposto volo ad una rara folata di vento, affollando il terso cielo il cui colore celeste era rotto solo da qualche velatura bianca tipica delle località tropicali.  Ogni mattina ripercorrevo il perimetro dell’isola in solitaria meditazione ed ogni giorno trovavo adagiati sulla sabbia pezzi di corallo e conchiglie dalla forme eccentriche modellate dalla perpetua risacca.

La mia visita all’interno dell’isola insieme all’allegra guida,  mi fece scoprire la storia di Denis attraverso il vecchio borgo che conserva ancora case risalenti al 1935, l’ospedale ed una pittoresca cappella dove ancora oggi viene celebrata la funzione religiosa durante la settimana.  La storia di Denis è abbastanza recente, essa fu scoperta circa 200 anni fa, in occasione di un’esplorazione francese comandata da Denis de Trobriant il quale la avvistò e per vanità le diede il proprio nome, ma sicuramente era già conosciuta in precedenza dai pirati  che infestavano quelle acque fra il ‘600 ed ‘700.

L’equilibrio  della natura sull’isola  è intatto, preservato nel tempo anche grazie ai progetti di ecosostenibilità intrapresi e volti a garantire la conservazione del patrimonio isolano e nello stesso tempo renderlo fruibile a coloro che scelgono una vacanza in uno dei pochi angoli di paradiso incontaminati ancora presenti sul nostro globo, rendendolo il luogo più adatto per chi vuole realizzare il sogno di un viaggio unico ed esclusivo, lontano da tutto, dove pace infinita e contatto con la natura raggiungono i massimi livelli.

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Cristina Giro, Consulente di viaggi online Evolution Travel

Anse Lazio
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