Le Hawaii vogliono salvare la barriera corallina: vietati filtri solari

Le isole Hawaii hanno deciso di non sottovalutare il rischio di morte della barriera corallina. Un gesto piccolo può fare la differenza: vietate alcune creme solari. Scopri quali, se sogni un viaggio alle Hawaii.

 

Waikiki Beach, Hawaii

Waikiki Beach, Hawaii

La meravigliosa barriera corallina è in pericolo in quasi ogni parte del mondo. Il principale indiziato, ovunque, è l’inquinamento.
La situazione si sta facendo critica anche alle Hawaii dove, per scongiurare l’ipotesi di morte della barriera corallina, le autorità locali hanno deciso di agire con un nuovo provvedimento.
Oggi ne scriviamo non solo per indirizzare al meglio i viaggiatori che hanno deciso di regalarsi un periodo di vacanza alle Hawaii ma anche per sensibilizzare su un problema ambientale serio.

Negli ultimi tempi le analisi condotte periodicamente sulle acque e sulle aree circostanti alle spiagge hawaiiane non lasciano dubbi: si registrano alti livelli di alcuni agenti chimici che stanno avendo un impatto negativo sull’habitat.
Di cosa si tratta? Banalmente, di due ingredienti contenuti in molte creme di protezione solare.
Le rilevazioni, in particolare, sono state condotte sulle barriere, sulle più note spiagge delle isole e su Waikiki Beach, Waimea Bay, Honolua Bay, Hanauma Bay e sulla riserva di Maui.
Ovunque si sono riscontrati alti livelli di ossibenzone e di octinoxate.
Le autorità hanno dunque deciso di vietare creme solari contenenti questi composti chimici a partire dal gennaio del 2021.

 

Le cause della morte dei coralli

Non sono certo soltanto i filtri solari ad ammazzare la barriera corallina: concorrono il surriscaldamento globale, i cambiamenti climatici e lo stesso sfruttamento massivo delle coste.
Perchè allora vietare in particolare queste sostanze?
Le autorità si sono rifatte ad uno studio di tre anni fa, secondo il quale i fltri solari avrebbero come effetto in mare quello di sbiancare i coralli.
Il problema più grande però sarebbe la capacità dell’ossicobenzone di bloccare completamente la rinascita e rigenerazione di nuovi coralli.
La stessa ricerca sottolinea che queste sostanze hanno un’influenza negativa anche sulla riproduzione di alcuni animali marini.
L’impatto in effetti, stando ai numeri, è notevole: pare infatti che ogni anno si posino sulla barriera corallina ben 14.000 tonnellate di creme solari.

 

Al momento la legge parla di divieto di vendita e distribuzione sul territorio hawaiiano. Dunque non si parla espressamente di un divieto di ingresso di queste creme da parte dei turisti, come si evince dal testo della legge.
Probabilmente il provvedimento verrà ulteriormente modificato nei prossimi mesi.

 

I produttori di creme solari – soprattutto per il mercato statunitense – hanno dunque un paio di anni per adeguarsi e per creare formulazioni differenti.
Nel frattempo, raccomandiamo a tutti di usare sempre la crema solare, informandosi con attenzione sui componenti utilizzati.

Probabilmente il dibattito alle Hawaii proseguirà ma quel che è importante è che si inizi a sviluppare una coscienza ambientalista che miri a salvaguardare le meraviglie del nostro pianeta.

 

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Redazione Evolution Travel

 

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