La cucina romana è tra le più imitate al mondo, poiché apprezzata e saporita. Un vero tripudio di ingredienti, fantasia e “goduriosità” allo stato puro! Ti diciamo quali piatti tipici romani dovrai assolutamento mangiare.
Scommettiamo che avrai già mangiato piatti di cucina romana, persino tra le mura di casa tua, ovunque risiedi.
Un bel piatto di carbonara e risolvi il pranzo, vero?
Sicuro/a di saperla cucinare a perfezione, secondo la ricetta originale?
Lo scoprirai durante il tuo prossimo viaggio a Roma quando, tra la Fontana di Trevi e Piazza San Pietro, ti ritroverai affamato/a e a caccia di una buona trattoria.
Cosa ordinare? Ecco una lista – per nulla esaustiva – dei 7 piatti tipici di Roma che non potrai perderti!
1) Carbonara
Dici Roma e pensi “carbonara“, meglio se spaghetti alla carbonara.
Pasta scolata al dente; guanciale ben “dorato”; una generosa manciata di pecorino romano e per finire l’uovo.
La pancetta?! No, non ci va. La ricetta vera vuole assolutamente il guanciale!
Ti leccherai i baffi dopo un piatto così ricco e saporito!
2) L’Amatriciana
Ecco un’altra delle ricette più riprodotte in Italia.
Si intende il condimento, il sugo… E non il piatto di pasta in sé.
La lista degli ingredienti non si discute: pomodoro (bello “lento”), guanciale, pecorino, olio extravergine d’oliva, vino bianco secco e una nota piccantina con peperoncino o pepe nero.
Anche in questo caso gli spaghetti sono il formato ideale di pasta.
3) La gricia
Se all’Amatriciana togli il pomodoro, hai un altro piatto tipico della tradizione culinaria di Roma e dintorni.
E’ la gricia che, per dirla tutta, è l’illustre “antenata” dell’Amatricia.
Bisogna ripeterlo? Lo spaghetto è d’ordinanza, senza “se” e senza “ma”.
Nota di colore: se pronunci “griscia” è meglio!
4) Abbacchio allo scottadito
Ecco un secondo piatto: costolette di abbacchio, appunto, cotte alla brace. Ma va bene anche in padella.
Piatto semplicissimo, in cui la qualità della carne fa la differenza.
La sua caratteristica? Va mangiato immediatamente, caldissimo… e con le mani! Per questa ragione si chiama “scottadito”.
5) Carciofi alla giudia
Qui si apre anche il capitolo storico: questa ricetta trae le sue origini dall’antica cucina giudaico-romanesca, nata tra i vicoli del ghetto ebraico della capitale.
Si tratta di carciofi che, ben puliti e aperti, vengono fritti.
Non tutte le qualità vanno bene: ci vogliono i carciofi cimaroli poichè più teneri e senza spine.
6) Coda alla vaccinara
Prendi la coda di un bovino (magari di bue), falla stufare e condiscila con verdure varie.
Non si sa quale sia la “vera” ricetta originale: a Roma ce ne sono due, entrambe apprezzate e “accettate” dalla popolazione e dalla storia.
La versione più semplice vede come ingredienti coda di bue, lardo, vino bianco, pomodoro, cipolle, carote e sedano.
L’altra ricetta prevede inoltre cacao amaro, pinoli e uva passa.
Quale ti piacerà di più?!
7) Maritozzo
Concludiamo il lauto pasto con un dessert. E quale dolce, se non il maritozzo, ci parla di Roma?!
Somiglia ad una briosche tagliata e “imbottita” con una quantità spropositata di panna montata.
Un carico pazzesco di calorie… dolcissime calorie!
Per una volta, lo strappo alla regola è concesso!
Avrai capito che, prima di un viaggio a Roma, dovrai iniziare a stare a stecchetto, in modo da poter gustare ogni delizia dei piatti tipici della Capitale!
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Redazione Evolution Travel
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