Dimenticate i cubi di plexiglass, veri e proprio “fake”: sui litoriali di tutta Italia sono allo studio diverse soluzioni per garantire vacanze sicure, nel rispetto del distanziamento sociale imposto da questi tempi. Facciamo un “giro” sulle spiagge italiane, tra ordinanze e iniziative degli operatori turistici.
Il sistema del turismo italiano, malgrado lo stop imposto dalle circostanze attuali, non vuole starsene con le mani in mano.
Tant’è che, già da un paio di settimane, in diverse Regioni d’Italia sono iniziati i lavori di messa in sicurezza e di preparazione delle spiagge.
Ne ha dato notizia, con un’apposita ordinanza, la Regione Puglia.
Lo stesso è avvenuto nelle Marche.
I gestori degli stabilimenti balneari hanno iniziato le opere necessarie ogni anno per poter riaprire.
Quando? E a quale tipo di clientela?
Al momento non è ancora possibile saperlo ma, più o meno tutti i gestori, sono compatti nell’affermare che faranno il possibile per non pregiudicare la stagione.
Si tornerà ad un turismo locale, tutto italiano, a quanto pare.
E allora, via ai preparativi e soprattutto via ai piani per garantire la sicurezza di tutti.
In che modo? Le soluzioni allo studio sono molteplici.
No, non stiamo parlando dei fantomatici cubi di plexiglass: non ci saranno, è stata solo una sorta di “provocazione” che però ha scatenato molte reazioni.
Molto più concretamente, è lampante che il numero di ombrelloni e lettini diminuiranno.
In Veneto si sfrutterà l’arenile tipicamente molto ampio di molte località, per poter distanziare molto sdraio e ombrelloni.
Si creeranno inoltre percorsi e accessi regolati per evitare assembramenti. Addirittura, per le famiglie, potrebbero essere create aree da 50mq in spiaggia!
Pronti anche protocolli di sanificazione quotidiani anche di lettini e attrezzatura varia, non solo di bagni e servizi.
In Puglia, così come in Versilia, si studia la possibilità di effettuare tamponi rapidi e controllo della temperatura ai turisti.
Più difficile regolare gli accessi alle zone di spiaggia libera: per questo si sta chiedendo – in Puglia – la collaborazione dei gestori degli stabilimenti balneari ma non è ancora stato messo a punto un sistema fattibile.
In Salento, proprio negli ultimi giorni, si è deciso di aprire l’accesso a 4 spiagge ma non per tutti: al momento si è pensato di aiutare le persone affette da autismo. Aria, spazio, libertà: per qualche ora al giorno, una vera e proprio boccata d’ossigeno e valvola di sfogo per chi sta soffrendo particolarmente, in quarantena.
E a Porto Cesareo lo scorso 19 aprile si sono già fatte delle prove: ombrelloni distanziati e “recintati” di corde e legno, nel rispetto del distanziamento sociale ma anche del paesaggio naturale.
Da Riccione, la sindaca annuncia che a metà giugno tutto sarà pronto: tanto spazio tra gli ombrelloni, sorveglianza e assistenza attiva per i bagnanti.
Non sarà l’estate delle feste e degli aperitivi, per evitare aggregazioni incontrollate.
E probabilmente si ricorrerà al sistema delle prenotazioni in anticipo per accedere in spiaggia.
Braccialetti elettronici, non solo distanziamento
Più “futuristiche” le ipotesi del Friuli Venezia Giulia che propone braccialetti elettronici in dotazione ai bagnanti: basterà indossare questo “accessorio” per poter pagare servizi e aprire porte semplicemente avvicinando il braccialetto. Ciò eviterebbe contatti e utilizzo del contante, dunque abbatterebbe la contaminazione.
Ingressi contingentati e, anche qui, maggior distanza tra gli ombrelloni faranno il resto.
Braccialetti sonori allo studio ad Ostia, nel Lazio. In questo caso, l’aggeggio suona se c’è troppa vicinanza ad un’altra persona.
Inoltre si pensa ad un’app per scegliere lo stabilimento balneare: valutando quelli meno affollati o l’orario migliore.
E in Campania? Anche qui la fantasia al servizio della salute non manca.
Ad Ischia, per esempio, si pensa a “isole” in legno in acqua, in modo da creare altri posti per dare accesso alle persone alle aree attrazzate. In questo caso si tratterebbe di spazi adatti a 2 o 3 persone, con tettuccio in paglia o foglie.
In Cilento si sta studiando l’idea della spiaggia “a numero chiuso” e in Costiera Amalfitana in spiaggia farà servizio la polizia locale per assicurare le distanze tra bagnanti.
Un’altra idea arriva da Maiori: non lasciare incustodito alcun tratto di spiaggia, in modo da poter controllare il territorio.
In effetti, è sulle aree balneabili ad ingresso libero che si giocherà la partita della sicurezza più importante.
In alcune Regioni si sta pensando di affidarle a gestori dei lidi, in altre zone i progetti sono ancora tutti allo studio.
Quando date e modalità di viaggio saranno comunicate dal Governo, ci troverai tutti pronti per accompagnarti in vacanza: noi di Evolution Travel prepararemo per te la soluzione adatta alle tue esigenze e ai giorni che avrai a disposizione.
E, in lungo e in largo per l’Italia, troverai tanti operatori del settore turistico che stanno già studiando e attuando protocolli per la tua sicurezza!
Sarà una stagione diversa, inimmaginabile fino a poco tempo fa ma… sarà Estate!
Redazione Evolution Travel
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