Tra le attrazioni di Berlino, non dovrai farti sfuggire l’occasione di visitare la East Side Gallery: è la porzione di muro integro più lungo in città. Ed è una galleria d’arte a cielo aperto, con i suoi iconici murales.
Un viaggio a Berlino è un mix di sensazioni sorprendenti: la città è pervasa da un’intensa energia artistica e creativa. Sembra quasi impossibile che qui, soltanto una trentina di anni fa, un muro spaccasse in due la città, dando vita di fatto a due mondi completamente diversi e apparentemente inconciliabili.
Di questa costruzione/recinzione oggi resta ben poco ma c’è un tratto di muro da visitare assolutamente: la East Side Gallery.
Si chiama così per via del fatto che – in quest’area – il muro è appunto rivolto ad est. All’epoca il suo aspetto era “ordinario”: completamente bianco.
Poi, in seguito alla caduta, questo tratto restò in piedi e si pensò di destinarlo a vari artisti che potessero raccontare il momento, ciascuno a modo proprio.
Si tratta perciò di un memoriale a cielo aperto dedicato alla fine della Guerra Fredda, lungo 1,3 chilometri: la storia di Berlino dipinta sul cemento e messaggi di pace e speranza nel futuro.
I murales più della East Side Gallery
In totale, sono 106 i murales realizzati lungo la struttura. Per numerosità di opere e per lunghezza, ad oggi la East Side Gallery è considerata la galleria d’arte più estesa al mondo.
Anche un italiano ha contribuito al progetto, l’unico: si chiama Fulvio Pinna con il murale dal titolo “Ode an die Freude“.
Suggestioni dantesche e un richiamo all’Inno alla Gioia di Beethoven veicolano il suo messaggio, scritto sul muro in italiano:
“Ho dipinto il muro della vergogna affinché la libertà non sia più vergogna. Questo popolo ha scelto la luce dopo anni di inferno dantesco. Tieni Berlino i miei colori e la mia fede di uomo libero! Fulvio Pinna, Italia“.
I murales più famosi, però, sono essenzialmente due: quelli più ricercati, più fotografati e più apprezzati.
Il primo è certamente il famoso bacio tra Brežnev ed Honecker e la frase “Signore! Aiutami a sopravvivere a questo amore letale” dell’artista Dimitrji Vrubel.
Il secondo è la Trabant che sfonda il muro, dal titolo “Test the Best“, di Birgit Kinder.
Notevoli anche “Worlds People, wir sind ein Volk” di Schamil Gimajev; “Diagonale Lösung” di Michail Serebrjakov e “Alles offen” di Rosemarie Schinzler.
In realtà, ciascuna delle 106 opere è significativa e densa di concetti: per godersi l’esperienza ci si dovrebbe prendere almeno un paio di ore per osservare con attenzione e riflettere.
Come raggiungere la East Side Gallery?
Per raggiungere questo luogo, potrai utilizzare sia il treno che la metropolitana.
Si trova sulla Mühlenstrasse, al lato della Sprea; dunque potrai scendere (con il treno) presso la stazione Berlin Ostbahnhof oppure con la metropolitana a Warschauer Straße.
In entrambi i casi, noterai immediatamente il muro e potrai iniziare a percorrerne il perimetro da un capo all’altro, indifferentemente: non c’è un percorso obbligato di visita.
E’ il secondo luogo più visitato di Berlino, dopo la Porta di Brandeburgo: dovrai proprio farci un salto!
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Redazione Evolution Travel
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