Non c’è viaggio più bello di quello alla ricerca di se stessi… e se questo si può fare in viaggio, ancora meglio! Passioni, hobby, esperienze personali intense ed emozioni: sono questi gli ingredienti dei retreats, una nuova tipologia di viaggi che punta l’accento non solo sulla destinazione, ma anche sulla propria interiorità.
Cos’è un retreat?
Il termine significa sostanzialmente “ritiro”, che in senso metaforico significa ritirarsi dalla noia, dal lavoro totalizzante, dai pensieri, dalla routine, dalle corse frenetiche in un luogo tranquillo. Un modo per tirare il freno a mano, uscire dalla monotonia quotidiana e guardare le cose nel profondo.
Ma significa anche dedicare del tempo a quello che amate fare o che ancora non conoscete. È un viaggio che combina la bellezza della destinazione con la possibilità di esplorare non solo l’esterno, ma anche la propria interiorità.
Un retreat è un lasso di tempo nel quale si “mette in pausa” qualsiasi routine quotidiana, concentrandosi su attività rigenerative, rilassanti e o stimolanti.
Come si struttura un retreat?
Il bello dei retreats è che non esiste una formula standard che vale per tutti. Nicoletta Monterisi, consulente di riferimento per i retreats, di questo è sicura: “organizzare un retreat per qualcuno significa soprattutto comprendere i desideri e le necessità del viaggiatore per offrirgli un’opportunità che sia perfettamente in linea con la propria personalità”.
Solitamente i retreats sono strutturati per permetterti di approfondire un interesse all’interno di luogo ameno, in compagnia di maestri e ospiti che ti aiuteranno nel percorso creativo o interiore. Un modo per vedere il mondo da una prospettiva diversa, soprattutto quando il luogo nel quale si svolge il retreat è particolarmente suggestivo.
Una delle cose che accomuna ogni retreat è il fatto che si creano sempre legami profondi e sinceri tra i partecipanti. Sembra incredibile come sia possibile creare connessioni autentiche in poche settimane, ma è una costante di tutti i retreats perché è proprio diverso lo spirito con il quale le persone si avvicinano al viaggio e si approcciano agli altri.
Retreats dedicati yoga e meditazione
Le forme più diffuse di retreats riguardano proprio le attività di yoga e meditazione. Lo scopo del viaggio è approfondire la conoscenza di sé tramite pratiche di yoga, meditazioni e lezioni specifiche di gruppo o one-to-one.
Si tratta di una full immersione per mente e corpo che si svolge normalmente all’interno di ambienti naturali rilassanti. Dal mare alla montagna, fino alla collina e alla campagna: la natura aiuta a connetterci con la parte più autentica di noi, mentre gli insegnanti avranno il compito di accompagnarti nella pratica.
Retreats dedicati alle passioni creative
Scrittura, pittura, danza, fotografia, cucina, uncinetto, ricamo, poesia e chi più ne ha più ne metta: sono solo alcune delle passioni creative che, nella vita quotidiana, spesso fatichiamo ad incastrare tra gli impegni.
Da quanto tempo sogni di riprendere in mano la chitarra? Quante volte hai pensato di comprare tela e cavalletto? I retreats servono proprio a permetterti di dedicarti del tempo a passioni che normalmente fatichi a coltivare oppure ad approfondire la tua arte creativa con l’aiuto di maestri d’eccezione e l’ausilio di luoghi ameni nei quali trarre ispirazione o trovare la giusta concentrazione.
Ma ci sono anche tantissime altre opportunità di retreats super particolari e fuori dall’ordinario! Uno su tutti? Retreats che ti insegnano a comporre bouquet floreali in base alla tua personalità.