Il Ladakh, la terra più a nord dell’India, è una regione remota incorniciata da cime himalayane, ma è anche l’ex regno buddhista che si esprime attraverso le incredibili feste culturali! Non ha dubbi Bruno Bottaro, consulente di riferimento per l’India di Evolution Travel, il Ladakh è la destinazione perfetta per chi vuole vedere l’altra faccia dell’India.
Ladakh e la regione di Leh
Leh, a 3500 metri di altitudine, è l’antica capitale del regno himalayano del Ladakh, dominata da antiche rovine, cime vertiginose e tutto il fascino di una spiritualità antica. Non a caso la città è stata la residenza principale del Dalai Lama fino al 1959 durante la rivolta tibetana.
Per questo motivo si tratta di una terra fortemente influenzata dalla cultura buddista e tibetana che ha saputo conservare tradizioni, usi e costumi, in maniera ancora più autentica rispetto allo stesso Tibet.
I festival monastici del Ladakh
Il Ladakh ospita un’incredibile varietà di festival monastici legati alla religione buddhista. Queste feste sono delle vere e proprie celebrazioni tradizionali durante le quali vengono riprodotte, attorno ai monasteri, danze mistiche collettive e simulazioni di combattimento tra forze del male e spiriti benigni eseguite da parte dei monaci vestiti con abiti e maschere cerimoniali.
Musica, trombe, tamburi e gong accompagnano le danze in un turbinio di colori, movimenti e suoni durante queste feste sacre. I monaci infatti, prima delle celebrazioni, meditano per settimane visualizzando le divinità protettrici che poi invocano durante l’esecuzione degli antichi movimenti ripetendo sacri mantra per allontanare il male dal mondo circostante.
I 3 festival più suggestivi del Ladakh
Il Dosmochey è sicuramente uno dei più noti. In questi due giorni la festa invade i cortili del palazzo di Leh e i monaci provenienti da diversi monasteri si cimentano in danze cham. Il festival si svolge alla fine e all’inizio del nuovo anno tibetano. Il primo giorno i monaci preparano le offerte di fili incrociati che vengono puoi portate fuori dalla città in un lungo e chiassoso corteo durante il secondo giorno.
Il Matho Nagrang si celebra il 15° del 1° mese del calendario tibetano nel monastero Matho. I monaci danzano insieme con strepitose maschere colorate e abiti di broccato di seta a rappresentare le diverse forme di divinità. Durante la festa compaiono due oracoli dopo un mese in completo isolamento che, accompagnati dai monaci in maschera, prevedono gli eventi futuri.
Il festival di Hemis è uno dei più famosi e si tiene ogni anno per commemorare la nascita di Guru Padmasambhava, il fondatore del buddismo tantrico in Tibet. I monaci indossano maschere e abiti di broccato colorati e si destreggiano in danze sacre veramente drammatiche. Durante il festival viene inoltre srotolato un enorme thanka assieme ad altri preziosi dipinti.
Un viaggio in Ladakh
Il Ladakh è un viaggio unico che ti accompagnerà tra festival antichissimi, gompa, monaci, ruote di preghiere, tradizioni buddhiste, ma anche tra cime del Karakorum e dell’Himalaya, passi di montagna vertiginosi, laghi salati e paesaggi iconici.
Il territorio infatti è rimasto chiuso al turismo fino al 1974, contribuendo a mantenere intatte le tradizioni che potrai vivere appieno in un viaggio dal sapore lento, di quelli che ti portano a riflettere.
Imperdibili a Leh le rovine di Leh Palace, lo Tsemo Fort, i monasteri Soma Gompa e Sankar Gompa per poi muoverti verso il Lago Tso Moriri e la valle di Nubra e magari spingerti ancora più su attraverso spettacolari trekking a piedi.