
Il Giappone autentico passa dall’acqua calda
Un viaggio in Giappone è un’esperienza che va oltre i templi e le metropoli: è una full immersion nella cultura, nei gesti quotidiani e nei rituali che scandiscono il tempo. Tra questi, l’esperienza degli Onsen, i bagni termali naturali giapponesi, è forse una delle più sorprendenti e fraintese.
Spesso scambiati per semplici “terme”, gli Onsen sono in realtà un rito profondamente legato alla spiritualità, alla disciplina e all’estetica giapponese.
Ce lo confermano i consulenti di riferimento per il Giappone di Evolution Travel, Emilio Zanetti e Valeria Silvestrini, che ci raccontano quanto sia comune la confusione tra Onsen e centri benessere occidentali.
“I nostri clienti ci chiedono spesso dove poter fare un bagno ‘termale’ rilassante – racconta Valeria – ma in realtà gli Onsen sono un vero e proprio rito culturale, con regole ed etichetta ben precise”.
Cosa sono gli Onsen?
Il significato culturale degli Onsen in Giappone
Il termine Onsen significa letteralmente “sorgente calda” e si riferisce a vasche termali alimentate da acqua naturalmente riscaldata grazie all’attività vulcanica. Il Giappone ne conta oltre 27.000, spesso concentrate in località montane o rurali.
Più che una semplice immersione, entrare in un Onsen è un rito. Le acque, ricche di minerali, hanno benefici per il corpo (alleviano dolori articolari, migliorano la circolazione, rilassano) ma soprattutto per la mente: sono considerate un momento di purificazione e introspezione.
Da non confondere con i Sentō, bagni pubblici alimentati da acqua del rubinetto riscaldata.
Onsen non è “spa”: ecco le regole che pochi conoscono
L’esperienza Onsen è disciplinata da un preciso galateo:
- ci si immerge completamente nudi, divisi tra uomini e donne;
- prima di entrare è obbligatorio lavarsi accuratamente;
- si resta in acqua per non più di 15-20 minuti;
- è vietato parlare ad alta voce, fare foto o immergere l’asciugamano.
Come sottolinea Emilio, molti viaggiatori partono con aspettative errate: si immaginano una spa romantica con luci soffuse e prosecco in vasca, ma la realtà è molto diversa. Gli Onsen sono luoghi di raccoglimento, rispetto e contemplazione, e chi cerca esperienze private rischia di perdere proprio il senso autentico di questa tradizione.
L’esperienza Ryokan: il modo migliore per vivere gli Onsen
Ryokan: più che una locanda, una finestra sulla tradizione
I Ryokan sono locande tradizionali giapponesi, spesso collocate in località termali, dove l’esperienza dell’ospitalità si trasforma in un’immersione nella cultura nipponica. Camere con tatami, letti futon, pareti scorrevoli, giardini silenziosi, yukata fornito per gli ospiti e, naturalmente, un Onsen a disposizione.
Fiore all’occhiello è la cena kaiseki, una sequenza raffinata di piccole portate stagionali, spesso servita in camera da una cameriera personale.
Sorpresa: i Ryokan costano più degli hotel
Nonostante l’aspetto “spartano”, i Ryokan sono spesso molto più costosi degli hotel: si parla in media di 13.000–25.000¥ a persona per notte, con picchi superiori per le strutture di alto livello.
Valeria mette in guardia da un malinteso comune: molti pensano che, essendo “locande”, i Ryokan siano più economici. In realtà il loro valore sta nell’esperienza, non nella convenienza. Per questo si consiglia di soggiornarvi una o due notti, per poi optare per sistemazioni più classiche durante il resto del viaggio.
Onsen pubblici o privati? Cosa scegliere davvero
Onsen privati: quando sì e quando no
Sempre più turisti chiedono Onsen privati, ma Emilio avverte che si tratta spesso di un compromesso: costosi, poco autentici, lontani dalla vera esperienza giapponese.
Ci sono però casi in cui possono essere utili: persone tatuate, che in molti Onsen pubblici non sono ammesse, coppie che vogliono condividere il momento e persone con disabilità.
La vera magia degli Onsen pubblici
Gli Onsen pubblici, soprattutto quelli rotenburo (vasche all’aperto), offrono un’esperienza molto più autentica. Sono luoghi silenziosi, immersi nella natura, dove si entra in contatto con la cultura locale.
Luoghi come Kinosaki Onsen, con i suoi sette bagni e le viuzze in cui passeggiare in yukata, offrono un’immersione culturale profonda e poetica.
Dove vivere l’esperienza Onsen: le destinazioni migliori
Kinosaki Onsen
Una delle località più affascinanti del Giappone, conosciuta come la “città dei 7 bagni”. Chi soggiorna in un Ryokan riceve un pass gratuito per provarli tutti. Le viuzze piene di lanterne e i ponti in legno creano un’atmosfera fuori dal tempo.
Hakone
A meno di due ore da Tokyo, Hakone è famosa per la varietà di Ryokan e la vista sul Monte Fuji. Ottima per chi cerca un Onsen accessibile ma panoramico.
Takayama
Nel cuore delle Alpi giapponesi, Takayama è una perla storica con Ryokan suggestivi e cucina d’eccellenza (carne di Hida in primis).
Miyajima
L’isola sacra di Miyajima, vicino Hiroshima, regala Ryokan immersi nella natura e panorami mozzafiato. Perfetta per un soggiorno contemplativo.
Kusatsu Onsen
Famosa per le sue acque acide e terapeutiche, Kusatsu è una delle stazioni termali più storiche del Paese. Il Yubatake, nel cuore della cittadina, è un’attrazione in sé.
Galateo e regole da conoscere prima di entrare in un Onsen
L’etichetta del perfetto bagnante
Per vivere un Onsen in modo corretto, ci sono alcune regole fondamentali:
- lavarsi bene prima di entrare;
- tenere i capelli legati;
- evitare di immergere asciugamani o oggetti;
- non usare profumi e mantenere un tono di voce basso.
Cosa portare: un piccolo asciugamano, ciabatte, una borsa impermeabile. Lo yukata viene solitamente fornito dalla struttura.
Consigli pratici per organizzare il tuo viaggio onsen-style
Per vivere al meglio un’esperienza Onsen:
- Il periodo migliore è autunno (momiji) e inverno, quando l’escursione termica rende le acque calde ancora più piacevoli.
- Il budget da considerare per una notte in Ryokan è di circa 200–300€ a persona.
- In valigia, oltre agli oggetti essenziali, è utile portare un asciugamano personale, ciabattine da doccia e borsa impermeabile. Il resto lo fornisce la struttura.
- Affidarsi a Emilio e Valeria
Valeria e Emilio consigliano di prenotare con largo anticipo i Ryokan più autentici e di privilegiare una sola notte davvero speciale, magari in una zona rurale, piuttosto che più notti in strutture economiche ma deludenti.
Molto più di un bagno caldo
Gli Onsen non sono un semplice momento di relax, ma una porta d’accesso a un Giappone autentico, fatto di silenzi, rituali e bellezza contemplativa.
Chi sceglie di vivere un soggiorno in un Ryokan, immergersi in una vasca calda all’aperto e gustare una cena kaiseki non fa solo turismo: fa esperienza di cultura.
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