L’arcipelago delle Isole dei Principi, un rifugio da Re!

Durante l’Impero Bizantino erano dimora delle altezze reali ed altri membri dell’alta nobiltà in esilio, punite per qualche reato; oggi le piccole isolette,  nove in tutto, dislocate lungo la costa turca poco distante da Istanbul,  sono diventate il rifugio di istanbulioti che scelgono di viverci tutto l’anno oppure aristocratici che si trasferiscono per il periodo di vacanza.
L’atmosfera è molto romantica, bellissime dimore vittoriane, edifici coloniali ed in stile ottomano fanno da sfondo alle strade di pietra percorse solo da calessi variopinti (fayton). Sono isole verdissime dove girare in bicicletta, fare picnic, godersi il panorama, mangiare ottimo pesce insieme al raki (un’acquavite all’anice) e nuotare!

A pochi minuti di battello da Istanbul, le quattro isole principali, BuyukadaHeybeliadaBurgaz Adasi,Kinaliada ci aspettano per sorprenderci in un’atmosfera totalmente diversa da quella della grande città. Potete dedicare una sola giornata a questo piccolo arcipelago, oppure scegliere un soggiorno più lungo per assaporare la particolarità di questi villaggi dove il tempo sembra essersi fermato!

Kinaliada (Isola di Henna), a soli 12 km da Istanbul, è celebre per aver ospitato l’Imperatore Diogene durante il suo esilio. In greco “Proti”, prende il suo nome dal colore che gli hanno dato le miniere di ferro e rame presenti sull’isola. Sull’isola potrete ammirare bellissime case in stile ottomane affittate per la stagione estiva. Il monastero di Hristos si trova su una collina e fu costruito dall’imperatore bizantino Romano IV (Diogene) durante il suo esilio. Il monastero, dove in seguito Diogene fu sepolto e’ aperto al pubblico solo il venerdì.

Buyukada (l’Isola grande) è appunto la più grande. L’isola ci accoglie con un bellissimo edificio ottomano che si scorge subito appena si approda ed ospita il bellissimo Museo del Mare. Proseguendo, si arriva alla piazza con la Torre dell’Orologio:  noleggiate una bicicletta o fatevi cullare dal calesse e proseguite alla scoperta degli edifici storici e delle moltissime chiese di confessioni diverse. Oppure scegliete uno dei “belvedere” per ammirare i paesaggi a strapiombo sul blu, punteggiati da mimose. La cosa che vi in assoluto vi colpirà di più di questa isola sono i pezzi di stoffa colorati annodati sugli alberi  che simboleggiano Desideri che secondo un’antica credenza si avverano anche salendo, a piedi nudi, nel punto più alto dell’isola, Aya Yorgi Kilisesi (Chiesa di Hagia Yorgi). Buyukada è l’isola perfetta anche come diversivo dalla grande città per gustosi aperitivi, serviti con il pesce fresco, al tramonto al molo di Dilburnu con la vista di Istanbul, l’unica città al mondo divisa su due continenti.

Heybeliada (l’Isola con sacco), famosa per le sue piccole e deliziose spiagge, merita senza dubbio una visita all’unica chiesa bizantina rimasta sull’isola, “Kamariotissa”, l’ultima chiesa costruita prima della conquista ottomana e alla tomba di Edward Barton, il secondo ambasciatore inglese mandato all’isola dalla regina Elisabetta I.

Burgazada, piccola e selvaggia, vanta una calma assoluta e una vista pittoresca, con ritmi molto diversi da quelli che regolano il caos frenetico di Istanbul: solo un’ora di traghetto ma sembra di aver viaggiato indietro nel tempo. Non stupitevi se sentirete parlare greco, russo e armeno, la multietnicità è una delle caratteristiche dell’isola. Le barche arrivano, lasciano le provvigioni sul molo, carretti colorati le portano via. Le sue viuzze sono costellate da casette di legno immerse nel verde, e la piccola chiesa ottomana, purtroppo chiusa al pubblico, sovraintende alla quiete cittadina. Davvero poca gente in giro, qualche gatto, un silenzio rilassante, che si rompe solo nel weekend.  Nella parte est dell’isola c’è un belvedere che da sul mare e sulle coste della terraferma. Ci sono anche spiagge e calette nascoste.

Raggiunge le Isole dei Principi da Istanbul è semplice e poco dispendioso: ogni ora circa ci sono i traghetti pubblici dall’imbarcadero di Kabataş, o di Kadikoy che impiegano poco più di un’ora. Ci sono anche i traghetti privati e più veloci, con costi maggiori.

Per tornare a Istanbul cercate di prendere al volo l’ultimo traghetto, alle 20 in settimana e alle 21.30 nel weekend. Se doveste perderlo, non disperate: potrete sempre dormire in uno dei piccoli B&B del posto, non esitate a domandare informazioni all’imbarcadero dell’isola. Meglio arrivare di buon’ora per non trovare le isole troppo affollate, specie nel weekend!

Daniela Romano, consulente di viaggi online Evolution Travel Italia

le isole viste dell'alto
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il ponte sul Bosforo
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Un palazzo
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