Santiago de Compostela si conferma la meta del cuore per migliaia di persone. Lo testimoniano i numeri: nel 2019 si è raggiunto un nuovo record. E gli italiani sono i camminatori più presenti qui, dopo gli spagnoli. Ecco tutti i dettagli.
Preghiera, riflessioni, raccoglimento. Non solo: condivisione, sport, socializzazione.
Non c’è un unico motivo che spinge qualcuno a compiere il Cammino di Santiago de Compostela.
E non si pensi che a guidare i passi di chi arriva qui sia solo il sentimento religioso, come spieghiamo in questo articolo.
Quale che sia la motivazione personale, un dato è certo: il record 2019 di pellegrini.
Si è arrivati a toccare le 350.000 presenze, su tutti i vari percorsi che confluiscono a Santiago.
Probabilmente sono state anche di più e vi spieghiamo il motivo.
Questa cifra deriva dal numero di certificati religiosi – detti “La Compostela” – che possono essere richiesti all’arrivo a destinazione.
Tuttavia, non tutti si recano presso l’ufficio preposto all’ottenimento di questo “attestato”.
Perciò, in totale, il numero di pellegrini e/o di camminatori potrebbe essere ancor superiore.
Abbiamo inoltre scoperto che, dopo gli spagnoli, sono proprio gli italiani ad essere i più numerosi sul Cammino di Santiago de Compostela.
E le percentuali crescono del 10% in più di presenze nostrane, di anno in anno.
Come organizzare la partenza e il percorso per Santiago?
L’intero Cammino misura circa 800 chilometri e tocca territori in Francia, Spagna e Portogallo.
In realtà la lunghezza reale dipende dal percorso che si andrà a scegliere: ci sono molti percorsi alternativi, non esiste un’unica strada.
Sentieri che passano atraverso i campi o i boschi. Strade sterrate o ben asfaltate.
Percorsi perfetti per le due ruote…
Chiunque può scegliere quale direzione prendere e da che punto iniziare a camminare, conoscendo il proprio livello di preparazione fisica oppure basandosi sul mezzo scelto.
La gran parte delle persone che si incamminano verso Santiago lo fanno a piedi ma c’è chi invece lo fa anche in bici e persino a cavallo!
Ogni percorso diventa quindi davvero personalissimo, tanto a livello interiore, quanto come esperienza di vita pratica sull’itinerario.
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Redazione Evolution Travel
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