Con il termine “barocco siciliano” non si indicano solo le espressioni dello stile barocco in Sicilia realizzate dal XVII secolo, ma una vera e propria corrente che ha permeato tutti gli ambiti culturali.
Eccesso decorativo, spiccato senso scenografico e cromatico ed esuberante libertà espressiva… in una parola Sicilia.
Abbiamo chiesto a Adolfo, consulente di riferimento della Sicilia per Evolution Travel, di raccontarci l’itinerario migliore per poter godere al meglio di questa espressione artistica siciliana.
La storia del barocco siciliano
Non si può parlare del barocco siciliano senza nominare l’architetto Guarino Guariniche tra i primi affermò questo stile con risultati sorprendenti. La vera rivoluzione dello stile si ebbe però solo verso il 700.
In seguito al terribile terremoto che colpì la Val di Noto nel 1693, la Sicilia reagì con grandissimo spirito di rinnovamento facendo nascere un linguaggio architettonico di derivazione barocca rimodulato su concetti dal carattere teatrale e scenografico.
Chiese, scalinate, palazzi, balconi, fontane e piazze: nella Val di Noto tutto assume un enorme valore scenografico che ha il compito di raccontare le trasformazioni economiche e sociali del paese nell’epoca della Controriforma.
Se l’arte era usata per impressionare il popolo e manifestare il potere indiscusso della nobiltà, non ti stupirà il senso di soggezione che proverai di fronte ad alcune delle più imponenti e spettacolari architetture siciliane.
Un itinerario in 5 tappe (+ 1)
Partiamo dall’antica Ragusa Ibla(“inferiore”) con 14 monumenti dichiarati patrimonio UNESCO che si intrecciano nelle splendide stradine e nei palazzi nobiliari di stile barocco fino a raggiungere il bellissimo Duomo di San Giorgio con la facciata ricca di dettagli decorativi e il campanile incorporato.Tra le varie viuzze del centro non ti sarà inoltre difficile scorgere alcune scene del grande cinema.
E poi Modica, famosissima per il suo cioccolato tra i più buoni del mondo, e nominata anche “la città delle cento chiese”. Non sono davvero così tante, ma la città detiene ben due Chiese Madre: il Duomo di San Giorgio con la cupola alta 36 metri e il Duomo di San Pietro. La città, completamente ricostruita dopo il terremoto del 1693, si presenta ora come un teatro dell’arte barocca a cielo aperto.
Splendida anche Scicli, inserita nel 2002 nella lista del Patrimonio UNESCO e resa celebre anche grazie alla fiction del commissario Montalbano. La città si erge a strapiombo sulla valle e il suo centro storico è stato ricostruitosulla pianta originaria secondo i dettami dell’arte barocca.
Ci spostiamo a Noto, tra le città che maggiormente furono interessate dal riassetto urbano, vera e propria “capitale” del barocco siciliano. Qui il desiderio di riorganizzare l’urbanizzazione del territorio si tradusse nelle scenografiche e simmetriche scalinate che, oltre ad ovviare ai dislivelli del terreno, rendono del tutto originale l’assetto del centro urbano. Immancabile una visita alle sue splendide chiese, tra le quali spiccano il Collegio dei Gesuiti e il Monastero di San Salvatore (entrambe su ideazione di Rosario Gagliardi), ma anche la Chiesa di San Francesco dell’Immacolata e la Cattedrale di San Nicolò.
L’itinerario ideale termina a Siracusa, città eclettica, primo insediamento della Magna Grecia come testimoniano gli interessanti resti archeologici e culla del barocco siciliano nella splendida isola di Ortigia. Qui la storia greca, visibile ad esempio nella Fonte Aretusa, si coniuga perfettamente con lo stile barocco che domina l’architettura della città attraverso capitelli decorati, statue e fregi di ineguagliabile valore.
E dopo tanta bellezza nelle città siciliane perché non rilassarti in una delle splendide spiagge di sabbia della costa iblea o aretusea?